Milan, com'è lontano lo scudetto. E il rinnovo di Maldini...

Cambio di proprietà, ma Paolo ancora non ha il nuovo contratto. E Gazidis che fa?
Milan, com'è lontano lo scudetto. E il rinnovo di Maldini...© Marco Canoniero

TORINO - Un mese fa, ma sembra un secolo, il Milan preparava lo sbarco a Reggio Emilia, contando sul popolo rossonero al seguito e quei due punti di vantaggio che mettevano al sicuro la conquista del 19esimo scudetto, come poi puntualmente verificatosi. Ne sono seguiti giorni di feste e festeggiamenti, cortei e piazze gremite, interviste, ipotesi di mercato, acquisti quasi perfezionati, rinnovi quasi completati. Epperò ci si sempre è fermati al quasi. E adesso la gente comincia a mormorare. Se forse è esagerato dire che un mese dopo ci sono solo problemi e i successi ormai alle spalle, è certamente corretto ipotizzare l’addensarsi (almeno) di qualche nube all’orizzonte. Se sarà tempesta o se tornerà il sereno, sarà questione di settimane se non di giorni. Di sicuro, però, almeno due aspetti sono oggi avvolti dal mistero. La vendita, ad esempio. Tutto fatto, tutto a posto, con firme rimandate a settembre. E fin qui nulla di strano. Ma è sui contenuti, siamo tutti qui a domandarci cosa nasconderanno. E se invece di una vendita fosse per lo più un prestito? E se i soldi per l’acquisto venissero finanziati da Elliott? Per carità, nel calcio se ne sono viste ben di peggio, ma davvero sarebbe incasso di fare chiarezza anche prima di settembre. Chi comanda da qui ad allora? Altra domanda che scotta. Perché se tocca, come pare a Elliott, allora ben si capisce, ed eccoci all’altro aspetto avvolto nel mistero, perché Maldini non ha ancora rinnovato. Dovrebbe farlo con Gazidis, ovvero la stessa persona che, sono parole dell’ex capitano, “è stata poco rispettosa per non essersi mai seduta al tavolo per rinnovare”. E Gazidis, questo rispetto, ha voglia di mettercelo, adesso, oppure se l’è legata al dito, l’accusa di Maldini, e sta temporeggiando? E che senso avrebbe però che Maldini rinnovasse con Gazidis, se da settembre ci sarà RedBird? Ah già, ma tanto l’establishment non dovrebbe cambiare, altra anomalia incredibile in qualsiasi cambio di proprietà. Strategie di difficile comprensione, ma pur sempre strategie.

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