Bakayoko si sfoga, il racconto choc: "Hanno messo la mia vita in pericolo"

Il calciatore francese non ci sta e torna sul fermo della Polizia: "Errare è umano, il modo e la metodologia utilizzati, però, sono per me problematici. Avevo l'arma a un metro da me"

MILANO - "Errare è umano, non ho problemi con questo. Il modo e la metodologia utilizzati, però, sono per me 'problematici'. Penso che si sia andato oltre il dovuto". Così, attraverso quattro storie su Instagram, Tiémoué Bakayoko commenta quanto accaduto qualche giorno fa, quando la Polizia lo ha fermato puntandogli addosso una pistola. Il centrocampista francese del Milan non ci sta e si sfoga sui social raccontando nei minimi dettagli ciò che le immagini non mostrano: "Perché non mi hanno semplicemente chiesto i documenti, comunicando in modo normale? Nel video che è stato postato sui social non si vede tutto. Questa è la parte più tranquilla di quanto accaduto. Mi sono ritrovato con la pistola a un metro da me, sul finestrino lato passeggero. Hanno chiaramente messo le nostre vite in pericolo".

Bakayoko, il racconto choc sui social

"Qualunque sia il motivo che li ha spinti a farlo, è un errore sapere di non avere certezze per i sospetti arrestati - continua il centrocampista ex Napoli -. Le conseguenze sarebbero potute essere molto più gravi se non avessi mantenuto la calma, se non avessi avuto la possibilità di far valere il lavoro che faccio e di essere riconosciuto in tempo. Quali sarebbero state le conseguenze? Mi avrebbero portato alla stazione di Polizia? Questo fa sorgere ancora una volta molte domande. Non è accettabile mettere così tanto in pericolo la vita di una persona".

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