La Champions già chiama, il Milan risponde con Giroud

Oggi in amichevole a Marsiglia si rincorrono delusioni passate e speranze future: una ha il nome di Adli
La Champions già chiama, il Milan risponde con Giroud© AC Milan via Getty Images

Si fa sul serio, questa sera, e non solo perché il nome dell’avversario, Olympique Marsiglia, fa aprire l’album dei ricordi su tanti, tantissimi precedenti di Champions League, compresa la finale persa nel 1993 per un gol di Boli. Ma anche e soprattutto perché in un crescendo rossiniamo il Milan ha alzato il livello dei suoi avversari, in questa rapida corsa verso la ripresa del campionato. Prima una squadretta locale, il Lemine Altenno, tanto per riprendere contatto con qualcosa di simile a un’amichevole; poi il Colonia, che militerà nella prossima Conferenze League, quindi gli ungheresi dello Zalaegerszegi, i meno quotati ma paradossalmente anche quelli che hanno messo più in difficoltà il Milan, con un parziale di 3-0 in meno di mezzora poi faticosamente ridotto a 3-2, e infine gli austriaci del Wolfsberger, loro pure qualificati alla prossima Conference League ma travolti da una “manita” di gol. Il Marsiglia, secondo (ma a 15 punti di distacco) alle spalle del Paris Saint Germain nell’ultimo campionato francese, non solo sarà al via della prossima Champions esattamente come il Milan, ma potrebbe anche finire nello stesso girone di qualificazione, visto che i rossoneri sono in prima fascia.

Torna Giroud

Malgrado la goleada appena ricordata sia stata ottenuta in assenza di Giroud, è evidente che il centravanti francese oggi si debba riappropriare della maglia di centravanti titolare: l’assenza di quattro giorni fa era dovuta solo a turn over, nessun problema fisico comunicato dal club e quindi sarà lui a guidare l’attacco. Una prova doppia, quella di Giroud: l’anno scorso le delusioni maggiori nelle sue prestazioni sono arrivate proprio dalla Champions League, chiusa con 5 presenze (solo le utlime tre da titolare) e nessuna rete, malgrado fosse campione in carica con il Chelsea. Decisivo per la conquista dello scudetto con i suoi undici gol, alcuni dei quali pesantissimi (basti pensare alla doppietta nel derby di ritorno), Giroud nel Milan che verrà, allestito in modo da potergli concedere qualche pausa in più avendo acquistato Origi, dovrà segnare e fare la differenza anche in Europa.

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Il sorpasso

C’è poi molta curiosità per Yacine Adli: intanto sarà interessante capire se, come pare, abbia effettuato il sorpasso su Brahim Diaz e sia diventato lui, almeno in questa fase, il titolare della maglia da trequartista. E poi bisognerà capire se sia capace di reggere la pressione e proseguire la sua crescita in rossonero. Il fatto che si giochi contro una squadra francese può essere un’arma a doppio taglio: da un lato per lui può essere positivo affrontare una squadra e un tipo di gioco (pur con il cambio in panchina effettuato in estate: ora il Marsiglia è allenato da Tudor, reduce da un’ottima stagione con il Verona) che dovrebbe ben conoscere. Al tempo stesso, però, anche i suoi avversari lo conoscono e probabilmente sanno come prenderne le misure. Ecco perché Adli è uno dei giocatori più attesi.

Il vero snodo

Considerato che prima del campionato ci sarà ancora un test contro il Vicenza, squadra di terza serie,è evidnete come il vero snodo di Pioli, in chiave preparazione, sarà questa. Come abbiamo già scritto più volte, è un vero peccato che al tecnico non sia stato servito fin da subito un organico rinnovato in toto: gli equilibri che prsumibilmente potrà trovare stasera a Marsiglia, potrebbero non essere quelli da gestire più avanti, quando almeno un paio di papabili titolari, oltre a De Ketelaere, dovrebbero essere in arrivo per consentire, come disse Maldini a suo tempo, di migliorare la competititvità anche in Europa. Ma il tecnico, lo abbiamo imparato nel tempo, ha risorse infinite per spremere e ottenere il meglio da chi ha: quindi, niente lacrime o rimpianti, ma avanti tutta. Con questi, oggi. E con quelli che arriveranno, se arriveranno, domani.

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