Milan, Dida: “Sì, Maignan è il mio erede”

L’ex asso dei pali rossonero: “L’ho allenato un anno. Ci ha messo un po’ a capire il calcio italiano, ma lui ha qualcosa più degli altri”
Milan, Dida: “Sì, Maignan è il mio erede”© /Ag. Aldo Liverani Sas

MILANO - Lo ha allenato per un anno intero. Lo conosce forse meglio di tutti. Conosce pregi e difetti se mai ci fossero in Mike Maignan. Per questo Nelson Dida continua a scommettere fortemente su di lui. Ci ha sempre scommesso a dire il vero. E una parata dietro l’altra si è già dimostrato decisivo per lo scudetto del Milan. Parate che continua a fare, che continuano a essere decisive per i risultati della squadra di Pioli. Come quelle nel derby, come quella su Gabbiadini a Genova per una vittoria sofferta ma giusta. Parate da tre punti. Un numero uno che non ha mai fatto rimpiangere Gigio Donnarumma. «Sapevamo di avere tra le mani un portiere con grandi potenzialità ma questo ultimo anno al Milan è cresciuto ancora. Sta facendo benissimo con la maglia rossonera indosso».

Benissimo come nel derby e con la Sampdoria…

«Il derby ha dimostrato ancora una volta il suo valore. Ma anche l’anno scorso le sue parate hanno contribuito alla vittoria dello scudetto del Milan. Sono contento per lui perché continua a dimostrare grande voglia di vincere. Anche in questo lui non è un portiere come tutti gli altri…».

Maignan può diventare il nuovo Dida?

«Sicuramente sì, ha tutte le qualità per difendere questa maglia con il cuore come ho fatto io e vincere. L’anno scorso ha già vinto il suo primo campionato ma sono sicuro che possa crescere ancora e vincere tanto proprio come è successo a me».

Crede possa diventare anche il numero uno in Nazionale?

«Un portiere come lui può fare tutto. Ma la Nazionale passa per forza di cose dal rendimento con la squadra di club…».

Dove può ancora migliorare tra i pali?

«Il primo anno, all’inizio ha fatto un po’ di fatica a capire il calcio italiano. Ci ha messo un po’ ad adattarsi. Ora però con un anno in più di esperienza, conoscendo gli avversari, conoscendo i giocatori credo possa avere ancora più fiducia nei suoi mezzi».

E il Milan?

«Questo Milan di giovani ha ancora tanta qualità da esprimere. Se riuscirà sarà difficile per tutti affrontarlo. Ancora più difficile di quanto è ora».

Il Milan con Charles De Ketelaere ha trovato il nuovo Ricardo Kakà?

«È presto per dirlo, è appena arrivato in Italia e deve avere tempo per abituarsi al calcio italiano. Un calcio diverso da tutti gli altir. Serve un periodo di ambientamento per dimostrare le sue qualità. Non bisogna avere fretta».

Ma ha i colpi come Kakà?

«Un po’ si, ma non è facile fare paragoni con Ricky perché lui ha dimostrato fin dall’inizio le sue grandissime qualità».

Cosa manca invece a questo Milan in Europa?

«Un po’ di personalità ma la squadra acquisirà ancora più fiducia andando avanti. La Champions è completamente diversa dal campionato italiano. Bisogna avere un approccio mentale differente».

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