De Ketelaere, sprint mondiale: il Milan si aspetta di più

Dopo l’ambientamento, il belga deve diventare un trascinatore. Anche in nazionale
De Ketelaere, sprint mondiale: il Milan si aspetta di più© Marco Canoniero

MILANO – Il tempo del primo adattamento è finito, adesso da Charles De Ketelaere è lecito aspettarsi qualcosa di più dal punto di vista tecnico. Le prossime partite saranno di un livello molto alto, specialmente la doppia sfida di Champions League con il Chelsea e la partita casalinga contro la Juventus. Match nei quali il trequartista belga dovrà iniziare a dare delle risposte un po’ più concrete, riprendendo in mano il filo che stava tessendo durante l’ultima partita con il Napoli, dove è apparso più coinvolto e presente all’interno della manovra rossonera. Certo, come ha ricordato Maldini e come da filosofia del club, non c’è da mettergli addosso troppa pressione perché il suo percorso milanista è appena iniziato, ma è altresì vero che dall’acquisto più oneroso della campagna estiva milanista ci si debba aspettare un primo step sulla sua scala evolutiva.

Astinenza e tiri

Nel corso delle prime sette giornate di campionato, De Ketelaere non ha mai tirato nello specchio della porta. Uno zero che, a leggerlo, fa decisamente impressione anche perché il Milan lo ha preso per poter avere un maggior apporto in fase realizzativa dal suo trequartista centrale titolare. Se non si tira, inevitabilmente non si segna e anche qui emerge un altro dato, questa volta temporale, che deve portare il ragazzo a trovare una svolta. Il suo ultimo gol in gare ufficiali risale al primo aprile scorso, in Beerschot-Bruges 1-3 quando segnò la terza rete dei neroblu al 54’. Da lì in avanti, il suo nome non è più comparso tra chi ha messo a segno un gol, né con il Bruges né con il Milan. Deve trovare un po’ più di coraggio nel prendersi dei tiri, anche perché le doti tecniche e balistiche le ha, ed è anche su questo aspetto che dovrà lavorare nei prossimi allenamenti in quel di Milanello, perché quando Pioli parla di una sua presenza più importante nella zona che conta, si riferisce anche al fatto che De Ketelaere inizi a vedere la porta con maggior cattiveria. Le occasioni non mancheranno, certamente, ma da qui alla pausa per il mondiale il suo rendimento dovrà salire, sia come continuità nella partita sia nell’apporto in fase offensiva, con gol e assist per i compagni.

Fiducia piena in De Ketelaere

In più De Ketelaere potrà contare sulla fiducia totale da parte dei compagni – che stravedono per lui – ma anche di allenatore e dirigenza. Nessuno, all’interno della galassia Milan, gli sta mettendo pressioni esagerate addosso. Il tutto perché ben consci del fatto che per lui ci vorrà un processo di crescita graduale, anche se in molti credono sia arrivato più avanti rispetto ad altri giocatori che sono arrivati in passato al Milan, come ad esempio Rafael Leao. Quando arrivò in rossonero, il portoghese non aveva esperienza internazionale se non una presenza in Europa League con lo Sporting Lisbona mentre De Ketelaere, con il Bruges, ne ha aveva maturate 19 prima del suo arrivo in rossonero. A proposito di Leao, il quotidiano portoghese A Bola ha riferito di due incontri tra il Milan e lo Sporting Lisbona per cercare di abbassare la parte di debito che il ragazzo deve corrispondere al suo ex club per la nota vicenda della rescissione unilaterale del contratto avvenuta nel 2018. Ma tale richiesta sarebbe stata rigettata dal club di Lisbona, mentre Paolo Maldini, al Festival dello Sport, ha dichiarato che il Milan sta trattando solo con il giocatore per il rinnovo di contratto e che non ha nulla a che fare con lo Sporting. Sul rinnovo, da qualche giorno, si respira aria diversa, con i rossoneri pronti a fare una maxi offerta da 6 milioni più bonus per ottenere il sì di Leao, che ne chiede però 7. Nelle prossime settimane sono attesi sviluppi.

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