Milan, Leao tesoro di Pioli: assist, gol, genio e...contratto

Il portoghese anche a Empoli è entrato in tutte le azioni decisive, la società deve accelerare sul rinnovo
Milan, Leao tesoro di Pioli: assist, gol, genio e...contratto© LAPRESSE

TORINO - Dopo Empoli, il rimpianto aumenta. Il rimpianto di non aver avuto a disposizione Rafael Leao nel big match, poi perso, contro il Napoli a San Siro. Colpa dell’espulsione farlocca contro la Sampdoria, che lo aveva relegato tra il pubblico. Non esiste la controprova che con lui in campo (e con Victor Osimhen, anch’egli squalificato, nel Napoli) le cose sarebbero cambiate, ma il sabato sera in Toscana ha evidenziato come, ancora un volta, i destini del Milan non possano essere scissi da quell’attaccante. Nel bene e nel male.

Leao, che show sabato ad Empoli

Sabato sera il portoghese è entrato in tutti i gol rossoneri. Per l’1-0 ha raccolto oltre la difesa avversaria la rimessa laterale “furba” di Tonali per servire in area a Rebic una palla comoda. Per il 2-1 ha proposto dalla sinistra il cross che Krunic, di testa, ha trasformato nell’assist per Ballo-Touré. Infine, per il 3-1, si è messo in proprio, ricevendo palla da Rebic nella metà campo del Milan per chiudere una progressione solitaria con un delicato pallonetto. Un assist e un gol che portano il bottino in campionato a quota quattro su entrambi i fronti. Come lui ci sono grandissimi come Leo Messi e Neymar al Paris Saint-Germain e il meno conosciuto Dango Outtara al Lorient. E Leao avrebbe potuto essere davanti ai due fenomeni parigini se Vicario non gli avesse negato la rete a inizio match e se Saelemaekers fosse stato più preciso su un suo servizio.

I prossimi impegni

Numeri che raccontano come Leao, alla sua quarta stagione milanese, sia entrato a 23 anni nel pieno della maturità professionale. Un giocatore che, magari, può difettare di continuità, anche all’interno della stessa partita. Ma che, quando si accende, diventa inesorabilmente decisivo. E questo è un aspetto quanto mai importante per Stefano Pioli, che si appresta ad affrontare il primo momento chiave della stagione nelle peggiori condizioni possibili a livello di organico, come raccontiamo in questa pagina. Il Milan non è solamente atteso da un ciclo di undici partite, da qui alla sospensione della stagione per lasciare spazio al Mondiale. Ma, proprio in questi giorni, dovrà fare i conti due volte con il Chelsea (dopodomani a Londra e martedì 11 a San Siro) e sabato, in mezzo, il big match contro la Juventus, sempre al Meazza.

Leao e il futuro

Tre partite in cui Leao sarà inevitabilmente l’uomo cui appoggiarsi e il protagonista con cui fare i conti, in attesa che si concluda l’ambientamento di Charles De Ketelaere, l’altro talento su cui punta la dirigenza rossonera. Dirigenza che, a proposito, deve stringere i tempi per il rinnovo del contratto del portoghese. La scadenza 2023 è dietro l’angolo e, se non ci sarà un prolungamento, due saranno le strade obbligate da percorrere: la vendita la prossima estate oppure l’addio a parametro zero, aspetto - quest’ultimo - che in passato ha aperto ferite (vedi Gigio Donnarumma). Il Milan ha toccato con mano quanto valga Leao nei suoi equilibri ed è disposto a salire nell’ingaggio: l’idea è quella di non andare oltre i 7 milioni, per non terremotare gli equilibri dello spogliatoio. Vero che il Chelsea, nel ruolo, ha messo le mani su Christopher Nkunku. Ma i possibili acquirenti sono sempre tanti e il Mondiale, se disputato da protagonista, potrebbe essere una ulteriore vetrina. Meglio cautelarsi.

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