Serve il vero Milan per andare avanti in Champions

Rossoneri sfortunati contro il Chelsea, ma alcuni dei protagonisti più attesi non sono stati all'altezza
Serve il vero Milan per andare avanti in Champions© AC Milan via Getty Images

Il destino, in Europa, nelle proprie mani. È questa la condizione del Milan dopo le due sconfitte consecutive con il Chelsea che hanno trasformato quello che era un primo posto in uno scomodo terzo. Ma la strada verso gli ottavi di Champions League è ancora aperta. A una condizione: che i rossoneri vincano le due partite che restano. Complicato, non impossibile. Il 25 ottobre a Zagabria, contro una Dinamo tosta e comunque già sconfitta al Meazza. E il 2 novembre in casa con il Salisburgo, vera concorrente nel testa a testa per il passaggio al turno a eliminazione diretta. Sei punti metterebbero il Milan in una condizione di tranquillità, soprattutto se il Chelsea farà risultato pieno nel prossimo turno in casa degli austriaci.

Sfortuna ma…

Certo, il doppio confronto con la squadra di Graham Potter non è stato reso agile dalle circostanze: i troppi assenti tra i titolari a Londra e l'arbitraggio rivedibile di Siebert al ritorno, con la squadra ridotta in 10 dopo una ventina di minuti per l'espulsione opinabile (come il rigore contro) di Tomori. Il Milan però dovrà tornare a essere Milan perché, pur nelle difficoltà, quelli che sanno creare la differenza non si sono messi in evidenza: per Leao un paio di sgroppate e basta, Giroud ha sbagliato una facile occasione per l'1-1 al Meazza e Theo Hernandez è apparso svogliato quando sembrava che non ci fosse ormai più nulla da fare. In sostanza: servirà la squadra vista con la Juventus per poter ritrovarsi in Europa con l'anno nuovo.

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