Il Milan sfida la propria storia: tra gol, trionfi e un dubbio che resta

Bello l'incrocio con Berlusconi e Galliani nel ricordo di un'epopea irripetibile, che però ha avuto qualche lacuna
Il Milan sfida la propria storia: tra gol, trionfi e un dubbio che resta© ANSA

MILANO - Il Milan sfida (e sfiderà ancora) il suo passato e non è una partita normale. Il Monza c’entra di striscio, perché quel che conta davvero è il duello contro Silvio Berlusconi e Adriano Galliani: gli artefici (con Ariedo Braida) di una delle epopee storiche del calcio, declinata - ça va sans dire - con i colori rossoneri del Milan. In 31 anni sono arrivati otto scudetti e, soprattutto, cinque Champions League che hanno conferito al Milan una dimensione internazionale tale da inserirlo nell’élite del calcio mondiale. Tanti trofei e una galleria straordinaria di campioni internazionali che hanno consentito al Milan di collezionare anche Palloni d’oro: Gullit, Van Basten (tre volte!), Weah, Shevchenko, Kakà.

Luci e qualche ombra

Così è davvero straniante pensare che il suo Monza sfidi il Milan affidandosi a un’anima italiana: segno dei tempi che cambiano o, più prosaicamente, è solo la conferma del pragmatismo calcistico di Galliani. La storia si incrocia con la cronaca e, a fronte di questa straordinaria epopea sportiva, è un poco straniante pensare che Milano, l’unica città in Europa ad aver vinto la Coppa dei Campioni/Champions League con due squadre, sia ancora alla ricerca di un percorso per costruire una casa moderna per le sue due realtà calcistiche (al punto da, anacronisticamente, pensare di edificarne una sola per tutte e due). Un giorno, magari, al di là dell’emozione e delle celebrazioni ci sarà anche il tempo, il modo e il distacco per ragionare sulle lacune dell’epopea rossonera berlusconiana. Ma oggi no, oggi è il tempo della nostalgia in stile Drive In.

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