Milan, serviva un bomber... È arrivato Origi

Il fatto che anche l’Empoli abbia segnato due gol alla Cremonese è specchio di quanto sia stato disastroso per il Milan lo 0-0 di martedì. Quando, causa squalifica, non c’era Olivier Giroud, atteso come un messia stasera quando solo una vittoria con la Fiorentina potrebbe mantenere credibili i sogni scudetto dei rossoneri che, oltre ad avere 11 punti di distacco dal Napoli, si sono già giocati il bonus dello scontro diretto, peraltro perso a San Siro. Il fatto che il Milan, club illuminato nella ricerca e nel lancio di talenti, affidi i suoi destini a un “ragazzino” di 36 anni, è la prova di come qualche errore sia stato fatto quest’estate nel pensare che bastasse Origi a puntellare un attacco che ha virtualmente perso Zlatan Ibrahimovic, il cui ritorno è atteso solo a gennaio e che - non va dimenticato - il 17 gennaio scorso con lo Spezia è rimasto in campo 90 minuti per l’ultima volta. Giusto sarà rinnovare il contratto a Giroud e valutare cosa potrà dare ancora Ibra al calcio, però il Milan non può certo pensare che il francese possa tenere in piedi la baracca pure nel campionato che verrà quando taglierà il traguardo dei 37 anni. Anche per questo motivo nella seconda parte di stagione Divock Origi dovrà dimostrare di poter essere un centravanti da Milan. I numeri, in tal senso, non portano a essere ottimisti se è vero che negli anni a Liverpool mai il belga è arrivato a segnare più di dieci gol a stagione. Adriano Galliani, che per tanti anni Paolo Maldini ha visto all’opera da amministratore delegato del suo Milan, amava ripetere questa massima: «Gli attaccanti si comprano guardando l’album Panini», sostenendo la tesi in base a cui, se un centravanti segna tanti gol, è garanzia che continui a farli pure al Milan. Un principio che (forse) andava seguito anche prima di ingaggiare Origi e che varrà come le tavole della legge qualora il belga toppi la stagione e fosse quindi necessario rinforzare il reparto. Anche perché se si ha un Osimhen, si parte sempre da 1-0. Pure a Cremona, dove il Milan invece è andato in bianco.

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