Lazio-Milan, Pioli: "Dobbiamo stare zitti e lavorare". Sul Napoli, Zaniolo e Ibrahimovic...

Il tecnico rossonero commenta il pesante ko per 4-0 contro i biancocelesti di Maurizio Sarri
Lazio-Milan, Pioli: "Dobbiamo stare zitti e lavorare". Sul Napoli, Zaniolo e Ibrahimovic...© LAPRESSE

ROMA - Continua il periodo no del Milan: i rossoneri, dopo il doppio 2-2 contro Roma e Lecce, l'eliminazione agli ottavi di finale di Coppa Italia contro il Torino e il pesante ko nella finale di Supercoppa italiana a Riyad contro l'Inter (3-0), perdono addirittura 4-0 contro la Lazio nell'ultimo match del girone d'andata del campionato di Serie A. Al giro di boa il Diavolo chiude con 38 punti, a -12 dal Napoli capolista e a una sola lunghezza di distanza dal terzetto formato proprio da Lazio, Inter e Roma. "Dobbiamo tornare velocemente a Milanello a lavorare e a lavorare bene, non stiamo giocando secondo le nostre possibilità". Così Stefano Pioli ai microfoni di Dazn ha commentato la débâcle contro i biancocelesti di Sarri: "In questo momento sono tante le cose che non funzionano, aspetto mentale e tattico. Sono qui a parlare perché devo, bisognerebbe star zitti e lavorare. Sicuramente meglio. È un momento delicato. In 20 giorni non abbiamo portato a casa né buone prestazioni, né risultati. Le cose non ci vengono bene, questo è sicuro. Il problema in questo momento non è troppo con la palla: lo è anche lì, certo, ma senza palla non ci sono coperture e lasciamo troppi spazi. Dobbiamo solo lavorare. Sui primi due gol che subiamo non è una questione di distanza, abbiamo sbagliato le letture. La squadra deve essere più compatta, attenta e collaborativa. Continuare a commettere questi errori vuol dire creare ancora più difficoltà nella partita".

Milan, Pioli su scudetto, Zaniolo e Ibrahimovic

Sono ora 12 i punti di distanza dal Napoli capolista. Addio sogno scudetto? "Dobbiamo tornare a giocare come sappiamo e farlo il prima possibile - risponde Pioli -. Nelle ultime due settimane le prestazioni non sono state quelle che ci aspettavamo e che potevamo fare. Cercherò anche io di parlare meno e lavorare di più". Su Zaniolo: "Non lo so. Parliamo della partita, poi altre cose si vedranno nei prossimi giorni. L'approccio alla partita è un problema ad esempio". Sul peso dell'assenza prolungata di Ibrahimovic commenta: "Troppo facile adesso. Non vogliamo avere né alibi né giustificazioni. Mi rendo conto che per i ragazzi è un momento delicato: avranno il mio supporto e sostegno, vorranno sicuramente tornare presto competitivi".

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Maldini analizza il momento del Milan

Ai microfoni di Dazn è intervenuto anche Paolo Maldini che ha analizzato il difficile momento che sta attraversando la squadra: "L'anno scorso, nello stesso momento, già lottavamo per lo scudetto: questo è un momento diverso. Siamo stati eliminati in Coppa Italia, abbiamo perso malamente in Supercoppa e ora arriva questa sconfitta contro la Lazio. Il periodo è delicato ma dobbiamo ritrovare la compattezza del gruppo. Senza pensare che stiamo facendo disastri: con tutto rispetto per le critiche, comunque siamo dentro i parametri e siamo secondi in classifica da soli. Il lavoro c'è sempre stato, posso testimoniarlo a ogni allenamento. È successo anche al mio Milan, può capitare di perdere le sicurezze e la fiducia. Non siamo negli anni '90 quando il Milan prendeva campioni già fatti, noi abbiamo una strategia di crescita e per sanare i conti: comunque siamo protagonisti". A chi gli chiede quali siano i rimpianti maggiori di questo periodo, l'ex capitano rossonero risponde: "Quelli contro la Roma sono due punti persi in una partita dominata. Non va bene ma tutto è esperienza: tanti giocatori torneranno, la rosa è numerosa, abbiamo perso qualcosa rispetto lo scorso anno. Non siamo tra le big d'Europa ma non dimentichiamo che ci siamo qualificati agli ottavi di Champions League a differenza dell'anno scorso. Come numero ci siamo, Kessie aveva richieste che non potevamo assecondare. Non possiamo prendere giocatori già fatti, dobbiamo cercare di crearli. Il centrocampo con Bennacer e Tonali è di altissimo livello. Romagnoli è andato via ma nelle ultime partite i titolari erano Tomori e Kalulu. Abbiamo perso le distanze e anche un po' di sicurezza. Sicuramente se non va a segno la prima pressione la squadra avversaria diventa pericolosa, facciamo fatica a muoverci insieme ed essendo uno sport di squadra muoversi assieme è fondamentale. In questo momento sta mancando, negli ultimi 15/20 giorni. Questa è una cosa che si può cambiare perché l'abbiamo fatto neanche troppo tempo fa. Molte volte l'aspetto psicologico ti porta a sbagliare delle scelte e quando giochi contro squadre come la Lazio lo paghi".

Maldini sul rientro di Maignan e Zaniolo

A proposito del rientro di Maignan commenta: "Gli ultimi esami sembra che siano andati bene. Ci aspettiamo di averlo a febbraio, quando di preciso non lo so". Restando ai singoli continua: "Origi ha 4 anni di contratto, De Ketelaere 5 e non possiamo giudicarli dai primi mesi. Origi è arrivato anche infortunato. Entrare in una squadra che funziona è molto più facile, per questo anche l'impatto di De Ketelaere non è stato facile. Lo aspettiamo, crediamo nelle sue qualità". Ultima battuta sulle voci di un possibile approdo a Milanello di Zaniolo dalla Roma. "Su questo argomento ha già detto tutto Massara, valuteremo le opportunità che si presenteranno ma non ci discosteremo dalle nostre possibilità".

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ROMA - Continua il periodo no del Milan: i rossoneri, dopo il doppio 2-2 contro Roma e Lecce, l'eliminazione agli ottavi di finale di Coppa Italia contro il Torino e il pesante ko nella finale di Supercoppa italiana a Riyad contro l'Inter (3-0), perdono addirittura 4-0 contro la Lazio nell'ultimo match del girone d'andata del campionato di Serie A. Al giro di boa il Diavolo chiude con 38 punti, a -12 dal Napoli capolista e a una sola lunghezza di distanza dal terzetto formato proprio da Lazio, Inter e Roma. "Dobbiamo tornare velocemente a Milanello a lavorare e a lavorare bene, non stiamo giocando secondo le nostre possibilità". Così Stefano Pioli ai microfoni di Dazn ha commentato la débâcle contro i biancocelesti di Sarri: "In questo momento sono tante le cose che non funzionano, aspetto mentale e tattico. Sono qui a parlare perché devo, bisognerebbe star zitti e lavorare. Sicuramente meglio. È un momento delicato. In 20 giorni non abbiamo portato a casa né buone prestazioni, né risultati. Le cose non ci vengono bene, questo è sicuro. Il problema in questo momento non è troppo con la palla: lo è anche lì, certo, ma senza palla non ci sono coperture e lasciamo troppi spazi. Dobbiamo solo lavorare. Sui primi due gol che subiamo non è una questione di distanza, abbiamo sbagliato le letture. La squadra deve essere più compatta, attenta e collaborativa. Continuare a commettere questi errori vuol dire creare ancora più difficoltà nella partita".

Milan, Pioli su scudetto, Zaniolo e Ibrahimovic

Sono ora 12 i punti di distanza dal Napoli capolista. Addio sogno scudetto? "Dobbiamo tornare a giocare come sappiamo e farlo il prima possibile - risponde Pioli -. Nelle ultime due settimane le prestazioni non sono state quelle che ci aspettavamo e che potevamo fare. Cercherò anche io di parlare meno e lavorare di più". Su Zaniolo: "Non lo so. Parliamo della partita, poi altre cose si vedranno nei prossimi giorni. L'approccio alla partita è un problema ad esempio". Sul peso dell'assenza prolungata di Ibrahimovic commenta: "Troppo facile adesso. Non vogliamo avere né alibi né giustificazioni. Mi rendo conto che per i ragazzi è un momento delicato: avranno il mio supporto e sostegno, vorranno sicuramente tornare presto competitivi".

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