Milan-Zaniolo, tensione tra Cardinale e Maldini dopo il no per il centrocampista della Roma

Da New York non è arrivato il semaforo verde: diversi i dubbi sollevati verso l’operazione
Milan-Zaniolo, tensione tra Cardinale e Maldini dopo il no per il centrocampista della Roma

MILANO- Nicolò Zaniolo non giocherà nel Milan. Paolo Maldini aveva chiesto un extra budget alla proprietà americana per migliorare la sua proposta da ufficializzare alla Roma, ma da New York non è arrivato il semaforo verde. Diversi i dubbi sollevati verso l’operazione. Il primo: quello fisico. La cartella clinica del romanista parla chiaro e i due crociati rotti sono un fattore importante per un ragazzo ancora giovane. Il secondo: l’aspetto comportamentale. Si vocifera di un colloquio Maldini-Ibrahimovic dove il direttore tecnico si sarebbe fatto garante con il leader maximo dello spogliatoio sulla bontà della scelta su Zaniolo, pronto a cambiare registro in caso di sbarco a Milanello. Il terzo aspetto: la parte economica. La Roma non ha mai aperto al prestito con obbligo di riscatto condizionato, ha sempre voluto la certezza di monetizzare la cessione del suo numero 22 e l’offerta da 30 milioni del Bournemouth rafforza i giallorossi nel chiedere denaro contante anche al Milan. I rossoneri, però, non hanno potuto modificare i parametri della proposta poiché il budget assegnato dalla proprietà a Maldini è stato utilizzato per intero e in autonomia nella sessione estiva. Veto a un esborso ulteriore che sarebbe andato non solo a rimpinguare le casse della Roma, ma avrebbe fatto respirare un po’ anche l’Inter, che ha diritto al 15% sulla futura rivendita di Zaniolo. Risultato? Telefonata a Tiago Pinto per dire che il Milan si chiamava fuori e fine delle trasmissioni.

Milan, acque agitate?

Il “no” ricevuto da Cardinale all’operazione Zaniolo ha creato un clima di tensione tra New York e Milano. Pare che Maldini non abbia preso bene la scelta del suo capo, con le acque che si sarebbero nuovamente intorbidite dopo le intese pubbliche sulla strategia della sostenibilità. La proprietà americana sosterrebbe come sia più facile e utile rispolverare i contatti con il Chelsea per il prestito di Hakim Ziyech piuttosto che andare a togliere un problema tecnico e ambientale alla Roma, che viene vista come una diretta rivale per un posto in Champions League. Ma non è il momento di nuove guerre intestine, visto che il bene del Milan deve fare essere anteposto ai protagonismi individuali e con la squadra in difficoltà tecnica e mentale, uno scontro pubblico tra componenti interne potrebbe far detonare tutto, peggiorando la situazione attorno ai giocatori e a Stefano Pioli. È una fase delicata, dove cogliere le occasioni - anche se non sono farina del proprio sacco - è assolutamente rilevante e importante. Fissarsi su questioni di principio non è fare il bene del Milan, su entrambi i fronti. Eventuali detonazioni o rese dei conti dovranno essere rimandate a fine stagione, non nel momento di maggiore difficoltà della squadra. Poi ognuno sarà libero di agire come meglio crederà, ma la logica porta a tirare una riga a fine campionato, possibilmente con un posto in Champions assicurato. Tornando al mercato, a Maldini e Massara è stato proposto Allan Saint-Maximin del Newcastle, ma la richiesta per il riscatto da parte dei “Magpies” è esorbitante: 40 milioni. Roba che in Italia ci fai una sessione di mercato.

Rischio stallo sul mercato

Se non ci dovessero essere evoluzioni sul lato Ziyech o altre occasioni di mercato, è molto probabile che il Milan chiuda la sezione invernale con i giocatori attualmente contrattualizzati. Nessun upgrade qualitativo costringerebbe Pioli a dover trovare nuove soluzioni con i giocatori a disposizione, che sono sì gli stessi che gli hanno fatto vincere lo scudetto, ma anche quelli che appaiono spaesati e in cerca d’autore dopo esser finiti in una sorta di buco nero fisico, tecnico-tattico e mentale. Il Sassuolo e il derby saranno fondamentali a livello mentale e di classifica. Il mercato avrebbe dovuto dare una mano. Non è detto che ciò accada.

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