Milan, un passo indietro a Firenze per gioco e concentrazione. A Londra serve altro

Il risultato non rende l'esatta risonanza dei meriti dei ragazzi di Italiano: ora Pioli deve resettare la squadra in vista del Tottenham

FIRENZE – Una battuta d'arresto fragorosa, quella del Milan. Arriva dopo quattro vittorie consecutive tra campionato e Champions League, a frenare la corsa italiana verso la grande Europa e a gettare ombre sull'impegno di mercoledì in casa del Tottenham nel match che può prolungare (o chiudere) la strada della coppa più importante. I rossoneri perdono 2-1 in casa della Fiorentina nell'ultimo anticipo del sabato, un risultato che non rende l'esatta risonanza dei meriti dei padroni di casa. I viola danno continuità al successo in casa del Verona - il primo dopo sei partite senza vittorie in campionato - con una prestazione solida e ordinata, estremamente pratica. Decidono nella ripresa il rigore di Nico Gonzalez e la capocciata di Jovic appena entrato, troppo tardiva la rete di Theo Hernandez per i rossoneri, che già avevano rischiato grosso nel primo tempo su Bonaventura (salvataggio di Tomori sulla linea).

Un passo indietro e la testa a Londra?

La squadra di Pioli ha dato l'impressione di aver fatto un passo indietro sul piano del gioco, pensasse o meno già alla trasferta contro la squadra di Conte. Atteggiamento remissivo fin dall'inizio, difesa con troppe amnesie, centrocampo preso di infilata sul piano del dinamismo, attacco incapace di trovare la porta avversaria e in cui ha pesato più del previsto l'assenza per squalifica di Leao. Ora il tecnico deve resettare immediatamente la squadra sulla trasferta di Londra, recuperando quella determinazione e quella sostanza che erano state evidenziate soprattutto contro gli inglesi e contro l'Atalanta. Pioli avrà a disposizione un Bennacer con minutaggio nella gambe in più (a Firenze è tornato dopo oltre un mese di assenza) e Leao in attacco. Servirà però un Milan differente nella testa, per coltivare il sogno dei quarti e ripartire in Italia dove la concorrenza (vedi la Lazio) sta rialzando la testa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...