Milan, quanti rimpianti contro le piccole

Pobega salva Pioli, tra rigori non dati e tanta sofferenza

BOLOGNA – Il Milan in maschera si salva a Bologna con il “dodicesimo” uomo. Dodicesimo non nel senso di secondo portiere, ma di titolare aggiunto, come Tommaso Pobega viene considerato da Stefano Pioli: «Per me ognuno che fa parte dei venti è un titolare e non una riserva. Oggi ha fatto molto bene». Il centrocampista non solo è stato il punto di riferimento di una squadra cambiata per dieci undicesimi, Maignan tra i pali escluso, ma ha anche trovato la rete dell'1-1 con un gran sinistro dal limite. Un gol giunto dopo il vantaggio rossoblù con Sansone dopo appena 33 secondi, un'azione in velocità e una rete che sembrava profetica di un risultato negativo per una squadra troppo rivoluzionata in vista del ritorno dei quarti di Champions League, martedì a Napoli. Invece il Milan ha saputo riprendersi con «qualità e voglia di vincere - sottolinea Pioli a fine match -. Però ancora una volta abbiamo sbagliato l'approccio, con il Napoli ci siamo salvati in Champions dopo pochi secondi, qui no. Certe disattenzioni sono gravi».

La bagarre sull'arbitro Massa e sul Var

Come al tecnico rossonero sono apparse gravi quelle della squadra arbitrale, Massa in campo e Di Bello al Var: «Quello su Rebic era un pestone da rigore mentre quello di Lucumi era fallo di mano, sempre da rigore. Gli arbitri conosceranno il regolamento, ma non hanno mai giocato a calcio e il secondo, per la dinamica, era penalty». Una posizione diametralmente opposta è, ovviamente, quella di Thiago Motta: «Se quello su Rebic è rigore, dobbiamo cambiare qualcosa - accusa il tecnico del Bologna -. Se quello di Lucumi è fallo di mano, dovrò chiedere ai magazzinieri di mettere le tasche nei pantaloncini dei giocatori».

Pobega e i punti gettati al vento dal Milan


Milan che si salva e che da domani si concentra sulla Champions. Ma se quella europea è da difendere partendo dall'1-0 del Meazza, quella in Italia rischia di aggrovigliarsi. I rossoneri, dopo Fiorentina, Salernitana, Udinese ed Empoli, frenano ancora contro una squadra che non fa parte delle big della Serie A. Vittorie mancate che diventano sempre più pesanti, in una situazione quanto mai aggrovigliata, come avvisa saggiamente proprio Pobega: «Stiamo buttando via punti una partita dopo l'altra».

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