Milan, lo stop di Ibrahimovic questa volta preoccupa

L’attaccante dei rossoneri si è fermato durante il riscaldamento con il Lecce. Il problema al polpaccio si aggiunge ai 41 anni dello svedese: obbligatorio essere prudenti
Milan, lo stop di Ibrahimovic questa volta preoccupa© AC Milan via Getty Images

MILANO - Il nuovo infortunio al polpaccio di Zlatan Ibrahimovic è stata una notizia molto brutta per l’ambiente milanista. Lo svedese ha sentito male mentre stava effettuando il riscaldamento, con Pioli che sembrava intenzionato a metterlo in campo per il finale di partita con il Lecce. Poi, però, la fitta. Il dolore che sale e la camminata zoppicante fino ad arrivare in panchina, scuotendo la testa e con quell’espressione di chi sa che c’è di nuovo un problema non sottovalutabile da affrontare. L’ennesimo infortunio di questi ultimi anni, un’altra volta il polpaccio come con la Nazionale svedese e quella sensazione, ormai crescente, che il corpo stia dando segnali inequivocabili di naturale decadenza. Perché se Zlatan è un atleta assoluto, è altrettanto vero che l’usura dei quasi 25 anni di carriera da altissimi livelli sta presentando il conto con continui stop che, a 41 anni, non sono trattabili come prima. Quando le leggende degli sport americani arrivano in prossimità del traguardo delle loro carriere, viene usato uno slogan eloquente e celebrativo: “End of an era”, la fine di un’era, di un’epoca. A fine anno sarà Ibra a decidere se e come porre la parola fine, ma di certo c’è che in casa Milan si stanno facendo dei profondi ragionamenti sulla possibilità o meno di rinnovargli, per un altro anno, il contratto. Anche perché il reparto offensivo sarà oggetto di una profonda rivoluzione, non è detto che sia immediata nella sua totalità, ma certamente più di qualcosa andrà cambiato e questo Maldini e Massara lo sanno molto bene.

Ibrahimovic verrà sottoposto a esami strumentali

Nel corso dei prossimi giorni, Ibrahimovic verrà sottoposto agli esami strumentali che dovranno individuare con certezza la tipologia e il grado dell’infortunio rimediato domenica pomeriggio. In base a quelle risultanze, si capiranno i tempi di recupero anche se, come detto, per un giocatore così avanti con l’età è sempre giusto utilizzare un occhio di riguardo e grande prudenza. Con il polpaccio, poi, non si scherza. La scena di Ibra che lascia il campo zoppicando vistosamente, appoggiandosi a Marco Paesanti, membro dello staff medio rossonero, è un colpo al cuore per tutti i tifosi del Milan, ma anche per chi lo ha amato come calciatore. Ovviamente c’è un grosso velo di tristezza in tutto l’ambiente per quanto accaduto al proprio totem e non potrebbe essere altrimenti. Dall’altro lato, però, sta aumentando la fase razionale di come questa squadra abbia ormai imparato ad andare avanti sulle sue gambe, senza la necessità della presenza di Ibrahimovic in campo. E la dimostrazione c’è stata in Champions League, dove il Milan ha raggiunto le semifinali dopo 16 anni, senza poter mai contare sullo svedese.

All’atto pratico, il nuovo infortunio di Ibrahimovic priva Pioli di un’opzione offensiva da alternare a Giroud. Il periodo non convincente di Rebic e Origi sta continuando anche in questa fase finale di stagione e Zlatan, almeno in campionato, si sarebbe potuto ritagliare un ruolo “alla Ronaldo” nel 2007, facendo tirare il fiato al francese. Pioli dovrà contare affidarsi, oltre al francese, ancora a Rebic e Origi, nella speranza che l’importanza della posta in palio, a partire da sabato contro la Roma contro i giallorossi, dia stimoli a tutti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Milan, i migliori video