Quella Curva Sud del Milan che spala fango in Romagna

Il mondo ultrà, spesso e a torto criminalizzato da un'informazione superficiale e plastificata, possiede e pratica valori autentici di solidarietà e di generosità
Quella Curva Sud del Milan che spala fango in Romagna© ANSA

Tin Bota. Sette parole per dire tutto. "Significano tenere botta, reggere, non mollare e noi non lo faremo, sebbene, forse maggio andrebbe abolito dal nostro calendario: dieci anni fa due scosse di terremoto, adesso due alluvioni. Però noi, tin bota". Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna, conserva un bello spirito anche in questi giorni da tregenda per la sua terra. Durante la pandemia, Bonaccini è stato il primo uomo politico a riaprire allo sport, che deve molto a lui e alla sua regione, capaci di organizzare  in ventuno giorni il mondiale di ciclismo dopo il forfait della Svizzera, e poi il calcio, la pallavolo, la MotoGp, la Formula Uno, Misano e Imola, capaci di lanciare al mondo quei segnali fondamentali di ripartenza che troppi fenomeni nel Palazzo della politica ignoravano, convinti com'erano bisognasse chiedere tutto e a tempo indeterminato. Bonaccini è un grande fan bianconero. Stasera allo Stadium si giocherà Juve-Milan, ma i tifosi della Curva Sud Milano non ci saranno. Anziché pagare 80 euro per un biglietto, prezzo assolutamente spropositato, hanno concentrato energie e fondi per la Romagna. Penso che, se potesse, lo juventino presidente dell'Emilia-Romagna stringerebbe la mano a uno a uno ai duecento Banditi rossoneri per ciò che stanno facendo, avanguardia di un movimento di solidarietà di cui sono protagonisti anche i tifosi sotto molte altre bandiere. E non solo tifosi.

Curva Sud Milano, l’iniziativa di soccorso

L'allenatore del Cesena, Alberto Toscano e i suoi giocatori si sono preparati al playoff con il Vicenza, spalando melma e detriti nelle vie della città. Il tam tam in Rete è cominciato a mano a mano che le notizie e le immagini dell'alluvione si moltiplicavano. Così, una sera di metà settimana, davanti al cancello 15 di San Siro, ragazzi e ragazze sono arrivati a decine, assieme a Marco Pacini, il vocalist della Curva Sud, l'Associazione Italiana Milan Club e l'Associazione Sedici Media Onlus, presieduta da Marta Ferrari. Pale, vanghe, stivali, generi di prima necessità, medicinali: talmente tanti da stipare un Tir e due furgoni, partiti per raggiungere i luoghi della catastrofe. A seconda delle necessità, i milanisti hanno formato squadre di diverse persone e hanno cominciato a spalare le strade, svuotare e ripulire gli scantinati e i garage in diversi paesi tra Forlì, Faenza e Ravenna. Se andate sul profilo Instagram banditi.curvasudmilano trovate foto, reel e video più eloquenti di cento parole. Bastano quelle sette stampigliate in maiuscolo sulle t-shirt dei rossoneri, sopra la scritta Emilia-Romagna. La splendida iniziativa di soccorso è soltanto l'ultima in ordine di tempo presa dalla Curva Sud Milano, così come le azioni solidali compiute da numerose altre curve, in qualunque serie giochino le loro squadre. Il mondo ultrà, spesso e a torto criminalizzato da un'informazione superficiale e plastificata, possiede e pratica valori autentici di solidarietà e di generosità, mai raccontati abbastanza. Dieci e lode, Curva Sud Milano. E Tin Bota sempre.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Milan, i migliori video