Pioli carica: «Milan, vinciamo anche senza Ibra!»

L'allenatore dei rossoneri: «È arrivato il momento di cambiare, a livello di uomini e a livello tattico»
Pioli carica: «Milan, vinciamo anche senza Ibra!»© Marco Canoniero

CARNAGO - Primo giorno di scuola per il Milan di Stefano Pioli. «L’emozione c’è, ma credo sia giusto così. L’importante è iniziare a lavorare perché soltanto lavorando le idee diventano più chiare e il percorso sarà più semplice». L’allenatore troverà un Milan profondamente rinnovato: «Ci tengo a ringraziare Paolo Maldini e Ricky Massara perché se sono qual lo devo anche a loro, rapporto duraturo di stima e affetto. Io mi sono sempre sentito al centro del progetto, sono solo cambiati gli interlocutori. Ho sempre lavorato tanto nel mese di riposo perché i giocatori che arrivano vogliono conoscere il mondo in cui andranno a lavorare. Abbiamo iniziato un percorso virtuoso, un calcio compatibile che rispetta certi criteri e il nostro mercato è sempre stato di idee. Ho sempre partecipato alla costruzione della squadra: ho grande stima dei miei giocatori e credo che sia arrivato il momento di apportare qualche cambiamento perché è la mia quinta stagione e mi sento architetto di una casa che ha struttura solida ma con qualche zona che va rimessa a nuovo. Lo dico a livello di giocatori e mi riferisco anche alla tattica. Molto dipenderà dai giocatori che troveremo: noi puntiamo a gente di qualità e intelligenza. Obiettivi? Quando alleni un club come il Milan devi essere competitivo in tutte le competizioni che giocheremo».

Il Milan, la Juve, gli Usa

Dopo qualche giorno di ambientamento, il Milan partirà per gli States: «Mi piacerebbe avere il 100% ma non sarà possibile, certo è che ci saranno dei movimenti prima del 21 luglio». L’argomento, non poteva essere altrimenti, ricade sull’assenza di Maldini: «Se mi sento solo? La risposta è no, ma più i risultati saranno buoni, più la mia posizione sarà forte e io mi sono sempre assunto le responsabilità». Il discorso poi cade su Ibra: «Abbiamo giocatori che possono aiutare il gruppo ad andare nella direzione giusta, siamo più maturi rispetto a tre anni fa e saper vincere anche senza Zlatan è una sfida motivante. Lui club manager? Zlatan è sempre il benvenuto, se vorrà venire qui non dovrà neanche chiamare. Futuro? Gli ho parlato qualche giorno fa e non so cosa vorrà fare».

Il Milan e Maldini

Postilla ancora sull’argomento Maldini: «Con Paolo non sono mancate le discussioni, ma le abbiamo avute più nell’anno dello scudetto, su alcune cose non eravamo sulla stessa linea, ma il rispetto non è mai mancato. Se ho avuto paura di essere esonerato? Non ho mai pensato all’esonero, perché sennò succede davvero». Ultimo pensiero per BerlusconiTutti i milanisti perdono un punto di riferimento») e per Franco Baresi: «È milanista fino in fondo, non può che far comodo a tutti».

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