La presenza di Zlatan Ibrahimovic a Milanello è sempre una notizia. L’ex centravanti rossonero, ritiratosi al termine della passata stagione, ieri ha assistito alla rifi nitura degli ex compagni in vista della partita odierna contro il Newcastle e ha avuto una serie di colloqui singoli con alcuni giocatori, oltre a essersi intrattenuto con Stefano Pioli e con Giorgio Furlani (l’ad era presente a bordocampo durante l’ultimo allenamento, prima dell’esordio in Champions League).
Come ovvio che fosse, tra la pesantissima sconfitta del derby e la prima partita del girone di Champions, la comparsa di Ibrahimovic ha dato adito a diverse speculazioni su quanto lo svedese possa mancare all’interno dei sacri muri dello spogliatoio e, di conseguenza, nella quotidianità del Milan. In realtà è stato lo stesso Stefano Pioli a spiegare il timing della presenza di Ibra al centro sportivo milanista: «La visita di Zlatan era prevista per venerdì, ma ha avuto degli impegni ed è stata spostata. Penso che abbia parlato individualmente con alcuni dei ragazzi. Poi con me ha parlato di tante cose, specie dei nuovi giocatori e poi di cose nostre. Sappiamo quanto sia stato importante per il nostro percorso. La sua presenza è stata positiva per tutti e ha fatto piacere a me, alla dirigenza e ai ragazzi».
Ibra a Milanello prova a dare la scossa
Ed effettivamente le cose sono andate così, visto che Zlatan, venerdì sera, era in campo a Lubiana per una partita di beneficenza per raccogliere fondi da destinare alle vittime dell’alluvione che ha travolto la Slovenia nei giorni scorsi. Ibra è stato invitato, così come tutte le leggende presenti, personalmente dal presidente dell’Uefa, Aleksander Ceferin. La partita, per la cronaca, è fi nita per 1-1 con gol su rigore proprio di Ibrahimovic e dell’altro ex bomber milanista, Andriy Shevchenko. Ovviamente, guardando all’aspetto mistico e motivazionale del ritorno di Ibrahimovic a Milanello per la prima volta dopo il ritiro, c’è quella sensazione che Zlatan abbia anche caricato i giocatori del Milan in vista della partita di oggi contro il Newcastle, che potrebbe rappresentare già uno snodo importante nel cammino europeo del Milan.