Pagina 2 | Milan-Juve, Pulisic fa felice Pioli. Come stanno gli altri?

I classici sono quei libri di cui si sente dire di solito: "Sto rileggendo" e mai "Sto leggendo". Da Calvino a Milan-Juve, il pensiero non cambia, è il match con più storia del calcio italiano e nessun tifoso si stancherà di rivederlo. E in un momento così delicato per il caso scommesse, il pallone che rotola è una necessaria distrazione. Il copione è di quelli ricchi di suspense: i rossoneri sono in testa alla Serie A, ma la classifica è corta. A sporcare la serata potrebbe essere l'assenza di qualche giocatore per infortunio: Chiesa è da monitorare, così come Vlahovic e anche Danilo, rientrato dalla spedizione del Brasile. Anche Pioli prega e spera di riavere tutti i suoi campioni a disposizione. Intanto dalla Nazionali sono arrivati buoni segnali.

Milan, il punto sugli infortunati 

Oltre Bennacer, che ancora ne avrà per le lunghe, i rossoneri potrebbero recuperare tre importanti giocatori verso il big match con la Juventus: Krunic, Loftus-Cheek e Kalulu. I tre giocatori nei precedenti allenamenti hanno svolto ancora esercizi personalizzati in campo, con l'obiettivo di tornare in gruppo a partire da martedì 17 ottobre. Soltanto allora Pioli capirà se potrà portarli almeno in panchina per la sfida contro i bianconeri. Soprattutto i due centrocampisti sono due pedine importanti per il gioco del Milan, anche se Adli e Musah li hanno sostituiti con buone prestazioni. Invece Okafor, dopo l'incidente d'auto, è tornato a lavorare con i compagni.

Milan, momento d'oro per Pulisic

Quando si dice che un acquisto è stato azzeccato si può fare il nome di Pulisic. L'ex Chelsea si è integrato subito con la squadra e si è impossessato della fascia destra, rendendo ancora più imprevedibile il gioco del Milan, che prima del suo arrivo si appoggiava quasi sempre sulla sinistra, dal lato di Leao. L'americano ha segnato anche un gran gol contro la Germania, confermando l'ottimo momento. Con i rossoneri ha realizzato quattro reti in otto partite di Serie A e per la Juventus sarà una mina vagante da tenere sotto controllo. Poi sarà il campo a esprimere il verdetto finale.