Pioli, gli infortuni e il nervosismo: Milan pronto alla mossa a sorpresa

La vittoria in Champions contro il Psg non ha cancellato le fatiche dei rossoneri in campionato: fiducia a tempo per il tecnico ma il club potrebbe prendere una decisione in settimana
Pioli, gli infortuni e il nervosismo: Milan pronto alla mossa a sorpresa© /Agenzia Aldo Liverani Sas

MILANO - Da primo in classifica alla sosta di ottobre con 2 punti di vantaggio sulla seconda, a un terzo posto mantenuto grazie allo scivolone del Napoli, ma comunque distante già troppe lunghezze dalla coppia di testa. Se si esclude il bel successo di martedì in Champions contro il Psg - con cui i rossoneri avevano però perso 3-0 a Parigi -, l’ultimo mese del Milan è stato un disastro, con zero successi in campionato e due pareggi giunti da posizione di doppio vantaggio. Un ruolino di marcia che, unito all’atavico problema degli infortuni, ha finito per portare Stefano Pioli - e il suo staff - sul banco degli imputati. Il tecnico rossonero ha già vissuto in passato dei momenti complicati e li ha sempre superati, ma mai come oggi sembra davvero sotto esame.

Pioli, le valutazioni: Fiorentina e Dortmund sono un bivio

Le prime valutazioni fatte dal club non lo mettono in una posizione di immediato rischio, ma è evidente che fra due settimane servirà una svolta: Fiorentina e soprattutto Dortmund saranno un bivio, uscire dalla Champions inevitabilmente riporterebbe di forte attualità i ragionamenti su Pioli. Oggi, come detto, il tecnico non è in bilico, ma la società ha deciso di mettere un punto sulla situazione infortuni, da anni presente nella quotidianità della squadra e troppo spesso sottovalutata da tutti (all'interno, non da media e tifosi).

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Pioli, lo staff e il ritorno di Furlani da Dubai

Adesso l'ad Furlani - a Dubai per l’apertura del nuovo ufficio del club, ma di ritorno a breve - vuole risolverla e presumibilmente già a metà settimana interverrà. Come? Difficile che Pioli cambi qualcosa nel suo staff, per questo potrebbero essere i dirigenti a prendere una decisione che potrebbe coinvolgere anche Matteo Osti, responsabile dei preparatori.

Milan, Leao col Borussia?

Il Milan ha pareggiato a Lecce per svariati motivi, uno però è riconducibile agli infortuni, che hanno condizionato preparazione e gestione della gara. Si sono fermati Leao e Calabria, portando il numero degli stop muscolari in stagione a quota 23. Salteranno le nazionali, ma c’è la speranza di riaverli alla ripresa quando torneranno a disposizione anche Kjaer, Loftus-Cheek e Pulisic. Calabria - edema da sovraccarico del flessore semitendinoso sinistro, escluse lesioni - dovrebbe già esserci il 25 con la Fiorentina; Leao - lesione di primo grado del bicipite femorale destro - potrebbe lavorare in funzione del Dortmund (28).

Milan, non solo infortuni

Infortuni, ma non solo. Se con il Psg Pioli aveva ritrovato il suo Milan con scelte per certi versi semplici, ad agevolare i compiti dei giocatori, a Lecce è ricaduto nell’errore di voler “strafare”, con Musah schierato terzino per sfruttare la sua gamba, anziché il più esperto - e di ruolo - Florenzi. Spesso in questo avvio di stagione, ma anche nel periodo difficile a gennaio-febbraio, le mosse tecnico-tattiche di Pioli non avevano convinto: se da un lato sono state la sua forza per rendere vincente il Milan, al tempo stesso a volte si sono rivelate controproducenti e chissà che non siano uno dei fattori che nell’ultimo periodo hanno portato più giocatori - Calabria, Giroud (che rischia 2-3 giornate per il rosso di Lecce), Leao e Chukwueze - a reagire vistosamente, a parole o nei gesti. E un altro aspetto da analizzare, legato a infortuni e preparazione, è il calo che la squadra ha sempre nell’ultimo terzo di gara. Con Napoli e Lecce - da 0-2 a 2-2 - è stato evidente, ma è una costante: dal 70’ in poi in 16 partite il Milan ha segnato 2 gol e calciato solo 16 volte; mentre dal 60’ in avanti ha subito 10 dei 18 gol finora incassati.

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MILANO - Da primo in classifica alla sosta di ottobre con 2 punti di vantaggio sulla seconda, a un terzo posto mantenuto grazie allo scivolone del Napoli, ma comunque distante già troppe lunghezze dalla coppia di testa. Se si esclude il bel successo di martedì in Champions contro il Psg - con cui i rossoneri avevano però perso 3-0 a Parigi -, l’ultimo mese del Milan è stato un disastro, con zero successi in campionato e due pareggi giunti da posizione di doppio vantaggio. Un ruolino di marcia che, unito all’atavico problema degli infortuni, ha finito per portare Stefano Pioli - e il suo staff - sul banco degli imputati. Il tecnico rossonero ha già vissuto in passato dei momenti complicati e li ha sempre superati, ma mai come oggi sembra davvero sotto esame.

Pioli, le valutazioni: Fiorentina e Dortmund sono un bivio

Le prime valutazioni fatte dal club non lo mettono in una posizione di immediato rischio, ma è evidente che fra due settimane servirà una svolta: Fiorentina e soprattutto Dortmund saranno un bivio, uscire dalla Champions inevitabilmente riporterebbe di forte attualità i ragionamenti su Pioli. Oggi, come detto, il tecnico non è in bilico, ma la società ha deciso di mettere un punto sulla situazione infortuni, da anni presente nella quotidianità della squadra e troppo spesso sottovalutata da tutti (all'interno, non da media e tifosi).

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