"Non sono eterno ma finchè il mio corpo me lo consente cerco di superare i miei limiti, non me ne pongo. Amo il calcio e non sono pronto a fermarmi. E poi ho ancora benzina, no? Vorrei restare al Milan, sono in scadenza e non ho ancora parlato con la società contrariamente a quello che viene scritto. Vorrei andare avanti e penso di avere quello che serve per farlo. Ero già tifoso del grande Milan negli anni 2000, per me è stata una benedizione arrivare qui. I tifosi italiani sono incredibili, c'è passione, amore per il club. Poi nessuno è perfetto, tutti commettiamo errori: guardate il secondo giallo che ho preso a Lecce dopo una brutta reazione, non ho insultato l'arbitro ma ci sono momenti in cui devi saperti contenere. Dimostra che sono un uomo anch'io anche se sappiamo che dobbiamo essere esemplari". Sono le parole di Olivier Giroud sulle pagine del "Journal du Dimanche". L'attaccante francese non vuole smettere e vuole continuare la sua carriera al Milan.
Sulla rete che ha regalato la vittoria ai rossoneri con il Psg in Champions: "E' stato importante per restare in corsa in Champions. Adesso dipende da noi, se vinciamo le ultime due partite ci qualifichiamo. Il Milan ha un rapporto speciale con la Champions, nelle serate europee si sente che a San Siro c'è qualcosa di diverso. L'anno scorso siamo arrivati in semifinale, speriamo in questa stagione di arrivare il più lontano possibile, ma è molto dura, c'è molta competizione".ù
Milan, le parole di Giroud
Giroud è poi tornato sulla partita in casa del Genoa e sull'esperienza da portiere nei minuti finali dopo l'espulsione di Maignan: "E' stato qualcosa di unico. Non mi ero mai trovato in questa situazione. La sensazione era diversa da quella che si prova nel segnare un gol ma c'era molto orgoglio e adrenalina. Il mio cuore batteva a duecento all'ora, c'era la gioia di aver 'salvato' un po' la squadra con questa uscita un po' kamikaze".