Milan, Okafor è stanco: non resta che Jovic…

Per tornare alla vittoria, Pioli si affida all’ex viola che però nella sua esperienza in rossonero non ha ancora rotto il ghiaccio dopo essere arrivato come ruota di scorta
Milan, Okafor è stanco: non resta che Jovic…© AC Milan via Getty Images

La partita contro la Fiorentina che si giocherà tra quarantotto ore metterà il Milan davanti alla praticità di un problema importante come quello della doppia assenza di Rafael Leao per infortunio e di Olivier Giroud per la prima delle due giornate di squalifica che ha rimediato a causa dell’espulsione contro il Lecce. Una situazione che priva i rossoneri dei suoi attaccanti principali, ma se sugli esterni Pioli può avere delle opportunità diverse per ridisegnare le fasce, è nel ruolo di prima punta che il piatto piange. Noah Okafor e Luka Jovic, al momento, sono i due attaccanti che possono essere schierati al centro dell’attacco, ma lo svizzero – che non ha brillato in nessuna delle tre partite giocate con la Svizzera contro Israele, Kosovo e Romania – sembra destinato alla panchina proprio in virtù dei minuti accumulati con la nazionale elvetica.

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L'inizio di stagione di Okafor

Tra Casa Milan e Milanello sono convinti, fin dall’estate, che l’ex Salisburgo possa fare bene da prima punta, ma che il percorso sia tutt’altro che concluso e i due gol segnati in questo campionato contro Cagliari e Lazio hanno fatto intuire che, da pivot atipico, sono stati solo un primo segnale. Nell’ultima apparizione in campionato contro il Lecce, Okafor ha agito principalmente come esterno sinistro, incidendo più nel primo tempo che nel secondo e la sensazione è che sabato possa partire dalla panchina, con Pioli pronto a rilanciare dall’inizio Luka Jovic, coma accaduto contro il Genoa e l’Udinese.

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Le aspettative su Jovic

L’ex Fiorentina, arrivato l’ultimo giorno di mercato come soluzione dell’ultimo minuto per completare la batteria offensiva, non ha dato grosse sensazioni quando è sceso in campo, ma è altrettanto vero che in questa sosta per le nazionali è rimasto a Milanello per incrementare il suo stato di forma. Tuttavia la sua inconsistenza offensiva è un fattore non di poco conto, come dimostrato i soli due tiri puliti verso le porte avversarie. Troppo, ma troppo poco per chi indossa la maglia del Milan ed ora si trova a dover caricarsi il peso dell’attacco contro la sua ex squadra, quella che lo scorso anno gli ha dato la possibilità di destarsi dal torpore tecnico ed emotivo che l’esperienza con il Real Madrid gli aveva causato. Perché lo Jovic che si era visto a Francoforte con la maglia dell’Eintracht, dopo quell’exploit, non si è mai più rivisto in nessun campo di calcio. San Siro, poi, non è uno stadio facile da affrontare in una situazione del genere, con Jovic che non gode di grande considerazione da parte dei tifosi milanisti, basta farsi un giro sui social per averne riprova.

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La decisione di Pioli

Okafor, come detto, dovrebbe partire dalla panchina ed è in una situazione di fiducia diversa – sia tecnica sia ambientale – rispetto al compagno di reparto. Pioli, tra oggi e domani, farà le prove tattiche del caso per capire chi dei due sia meglio buttare nella mischia dall’inizio. In questa stagione, però, c’è già un precedente che ha visto il Milan vincere senza Leao e Giroud in campo e con Okafor prima punta, ovvero nella trasferta di Cagliari dove, sugli esterni, giocarono Pulisic e Chukwueze. Ma il dato più ampio ci dice che i rossoneri, senza Rafa e Olivier, hanno vinto solamente altre due volte: il 1° dicembre 2021 per 0-3 sul campo del Genoa e lo scorso anno (era il 22 ottobre) nel 4-1 casalingo contro il Monza dove trovò il gol Divock Origi e dove iniziò la caduta verticale di Charles De Ketelaere con l’occasione fallita a porta vuota a fine gara. Il resto dice che il Milan ha pareggiato per cinque volte e ha perso tre. Sabato sera, seppur in difficoltà, Pioli spera di aggiornare il file delle vittorie.

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