Maignan denuncia cori razzisti, Udinese-Milan sospesa da Maresca

Il portiere rossonero è stato vittima di insulti da parte dei sostenitori della squadra di casa al Bluenergy Stadium
Maignan denuncia cori razzisti, Udinese-Milan sospesa da Maresca

Episodio da condannare al Bluenergy Stadium durante il primo tempo di Udinese-Milan. Le due squadre sono scese in campo alle 20:45 nel match valido per la ventunesima giornata di Serie A e nella prima frazione di gioco Mike Maignan è stato vittima di cori razzisti da parte dei tifosi di casa. Il portiere rossonero al 26' è stato infatti preso di mira dai sostenitori della squadra di Cioffi e a quel punto ha richiamato l'attenzione dell'arbitro Maresca per segnalare l'increscioso episodio.

Maignan, cosa è successo

Nel comunicare al direttore di gara quanto accaduto, Maignan ha anche mimato un gesto simile a quello della scimmia. Dopo pochi minuti è anche arrivata la comunicazione dello speaker che ha invitato i sostenitori dell'Udinese ad evitare certe manifestazioni indegne. La situazione è poi andata precipitando: la partita è stata infatti sospesa al 33' dopo che il portiere ha lasciato la porta senza voler rientrare in campo. Mike si è fermato all'interno del corridoio prima degli spogliatoi con i suoi compagni di squadra che lo hanno provato a consolare, mentre alcuni giocatori dell'Udinese sono andati sotto la propria curva per invitare i tifosi a non continuare. Dopo qualche minuto l'estremo difensore rossonero è tornato in campo e la partita è ricominciata.

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Loftus-Cheek apre le marcature, Samardzic risponde

Dopo la prima segnalazione di Maignan i rossoneri si erano portati in vantaggio con Loftus-Cheek, bravo a sfruttare al meglio l'assist di Theo Hernandez. Subito dopo la sospensione del match, invece, è arrivato il pareggio dell'Udinese con una gran botta dal limite dell'area di Lazar Samardzic. Dal momento dei cori razzisti rivolti al portiere rossonero in poi sono arrivate diverse comunicazioni da parte dello speaker dello stadio, ovviamente sempre con la finalità di condannare il razzismo in ogni forma ed invitando i tifosi dell'Udinese a non commettere nuovamente lo stesso brutto gesto.

Milan e Lega Serie A, il messaggio social

Un segnale forte è arrivato anche sui social. Oltre ai messaggi di solidarietà arrivati dai tifosi di tutta Italia e non solo, la Lega Serie A ha condiviso un post con scritto completamente in maiuscolo: "La Lega Serie A condanna ogni forma di razzismo". Anche il Milan si è espresso tramite una foto di Maignan su X: "Nel nostro gioco non c'è assolutamente posto per il razzismo. Siamo sconvolti. Siamo con te, Mike".

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Razzismo, le parole di Rocchi a inizio stagione

Il tema del razzismo negli stadi era stato trattato da Gianluca Rocchi proprio ad inizio stagione. Il designatore di arbitri di Serie A aveva dichiarato: "Le persone che vanno allo stadio devono sapere che non c'è spazio per il razzismo nella società, figuriamoci in un posto dove ci si va per divertirsi. Siamo prontissimi a sospendere le partite. Ho chiesto a calciatori e allenatori di darci una mano perché gli arbitri sono concentrati sulla partita e magari non sentono".

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Episodio da condannare al Bluenergy Stadium durante il primo tempo di Udinese-Milan. Le due squadre sono scese in campo alle 20:45 nel match valido per la ventunesima giornata di Serie A e nella prima frazione di gioco Mike Maignan è stato vittima di cori razzisti da parte dei tifosi di casa. Il portiere rossonero al 26' è stato infatti preso di mira dai sostenitori della squadra di Cioffi e a quel punto ha richiamato l'attenzione dell'arbitro Maresca per segnalare l'increscioso episodio.

Maignan, cosa è successo

Nel comunicare al direttore di gara quanto accaduto, Maignan ha anche mimato un gesto simile a quello della scimmia. Dopo pochi minuti è anche arrivata la comunicazione dello speaker che ha invitato i sostenitori dell'Udinese ad evitare certe manifestazioni indegne. La situazione è poi andata precipitando: la partita è stata infatti sospesa al 33' dopo che il portiere ha lasciato la porta senza voler rientrare in campo. Mike si è fermato all'interno del corridoio prima degli spogliatoi con i suoi compagni di squadra che lo hanno provato a consolare, mentre alcuni giocatori dell'Udinese sono andati sotto la propria curva per invitare i tifosi a non continuare. Dopo qualche minuto l'estremo difensore rossonero è tornato in campo e la partita è ricominciata.

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