Pioli vs Thiago Motta: lo guarda dall'alto, dopo aver cambiato passo

Milan-Bologna: un match per tenersi la panchina battendo chi è considerato il suo successore

INVIATO A MILANO - Che il calcio sia una questione di sliding doors è un argomento che non ammette repliche: le occasioni vanno prese. Più complicato comprendere come sia anche diventato un mondo in cui la memoria lunga ha invece vita breve. Basti vedere che cosa capita regolarmente a Stefano Pioli da poco più di un anno a questa parte: tutto quanto costruito al Milan (scudetto compreso) è passato in secondo piano, prevale la negatività. E ogni passo falso - intero o mezzo, poco conta - è buono per metterlo in discussione. Prendete Milan-Bologna, il match che ponr di fronte l'attuale tecnico rossonero e Thiago Motta, uno di quelli indicati come suo possibile sostituto. Poco prima della metà di dicembre le indiscrezioni in tal senso abbondavano: il Milan stava per uscire dalla Champions League e si vedeva distaccato in campionato da Inter e Juventus. E il 9 dicembre (15ª giornata) i rossoneri avevano 29 punti, contro i 25 dei rossoblù da tutti elogiati - giustamente - per le vittorie e il bel gioco.

Milan e Bologna, il cammino

Oggi, in campionato, il mondo si è capovolto. Il Milan ha 45 punti, ben 13 in più dei rivali, grazie a un importante cambiato passo. Dalla serata di Newcastle ha collezionato 7 vittorie, un pareggio e una sconfitta su tre fronti. E lo ha fatto con un organico falcidiato dagli infortuni. Nonostante questo, Pioli è stato messo in croce in occasione dei due mancati successi: il 2-2 faticato di Salerno e il ko in casa con l'Atalanta, con relativa eliminazione in Coppa Italia. Eppure il tecnico ha saputo ridare un volto al Milan, ha individuato soluzioni intelligenti per ovviare all'emergenza (Theo Hernandez centrale), ha saputo attingere forze inattese (vedi i gol di Jovic, soprattutto). Il tutto raggiungendo risultati che hanno rafforzato il terzo posto, uno dei quattro che interessano oggi a proprietà che, innanzitutto, puntano a un posto in Champions League (che significa soldi) e, se possibile, allo scudetto. Per questo Pioli si augura di restare ancora a lungo al Milan, come ha detto alla vigilia quando gli hanno chiesto dell'addio di Jurgen Klopp. Lui ha un contratto fino al 2025, da rafforzare ulteriormente con i risultati da qui alla fine del torneo. Anche contro Thiago Motta, il possibile candidato successore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...