Derby, Tonali, Kalulu...Milan, Pioli e l'obiettivo sosta serena

Ad ogni stop del campionato finora pessime notizie per i rossoneri. E ora l'inchiesta e la Procura Figc

Le soste, in questa stagione, non hanno mai portato belle notizie in casa rossonera. Quella di inizio settembre vide l’infortunio di Kalulu, fuori per 40 giorni, e subito dopo il pesante 1-5 contro l’Inter nel derby, un ko che, di fatto, ha segnato il campionato milanista. A metà ottobre, seppur di riflesso, arrivò la notizia di Tonali (ormai giocatore del Newcastle) finito nel caso scommesse; così come a novembre fu il turno di Florenzi, anche se poi il caso sul calciatore romano si è sgonfiato. Adesso siamo alle porte dell’ultima sosta della stagione, il Milan è reduce da un buon periodo, con la qualificazione ai quarti di Europa League, e oggi a Verona cercherà di chiudere questo primo segmento del 2024 con altri tre punti che permetterebbero alla squadra di confermarsi al secondo posto. Un successo che sarebbe vitale per entrare con un sentimento diverso nelle prossime due settimane. Già, perché la sosta di marzo ha già inviato un antipasto tutt’altro che simpatico, visto che nei giorni scorsi si è aperta l’inchiesta della Procura di Milano sulla proprietà del club, con la la perquisizione della Guardia di Finanza nella sede del società e l’iscrizione nel registro degli indagati dell’attuale ad Giorgio Furlani e del predecessore Ivan Gazidis per ostacolo all’attività di vigilanza della Figc.

Furlani e Ibrahimovic sul caso RedBird-Elliott

Il Milan, così come RedBird ed Elliott, si sono detti tranquilli, respingendo le accuse. Lo stesso Furlani a Praga ha manifestato serenità, mentre Ibrahimovic, dall’alto del suo nuovo ruolo “dirigenziale”, ha trovato il modo di riderci sopra, seppur chiosando con parole serie: «Il vero proprietario del Milan sono io, ma questo è un segreto - ha scherzato venerdì Ibra ricevendo l’ennesimo Tapiro d’Oro della sua carriera -. C’è stato un controllo, ma non hanno trovato niente». Da domani è possibile che arrivino novità sul fronte inchiesta. La Procura Figc venerdì ha avuto un primo contatto con i pm milanesi, ma l'invio delle carte agli inquirenti federali non sarebbe ancora stato effettuato. È ovvio, però, che questo fronte possa condizionare il finale di annata del Milan. Per questo uscire oggi dalla sfida del Bentegodi, contro un Verona in forma, con un risultato positivo, potrebbe per lo meno permettere alla squadra di rimanere più facilmente isolata in quel di Milanello. Se lo augura anche Stefano Pioli, ormai abituato a vivere una situazione se non da precario, sicuramente sempre sul filo, con molti tifosi pronti a puntare il dito contro di lui a ogni prestazione non positiva. Il tecnico sa che dal finale di stagione passerà molto della sua eventuale conferma: arrivare secondo e soprattutto provare a vincere l’Europa League, sarebbero due sms pesanti da inviare a Gerry Cardinale. Pioli gode della massima stima della dirigenza, ha un ottimo rapporto con Ibra, ma i risultati, come sempre, daranno la loro sentenza. Questo però è un discorso a "lungo termine", l'obiettivo di oggi è cercare di passare una sosta serena.

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