Ibra detta l'agenda del nuovo Milan: prima scelta dei dirigenti e poi...Pioli

Zlatan coinvolto sempre più nel futuro del club rossonero: dalla MLS pescato Kirovski e arriva anche Beuvink
Ibra detta l'agenda del nuovo Milan: prima scelta dei dirigenti e poi...Pioli© AC Milan via Getty Images

La prima mossa di Zlatan Ibrahimovic da Senior Advisor - consulente... - di RedBird, o meglio, da “uomo ombra” di Gerry Cardinale a Milano, sta per concretizzarsi. Jovan Kirovski, ex direttore tecnico dei Los Angeles Galaxy che Ibra aveva conosciuto in California durante la sua esperienza in Mls (fu lui, di fatto, a convincere lo svedese a trasferirsi dall’altra parte del mondo), è ormai a un passo dal Milan. Non è ancora ufficiale e neanche definito quale sarà il suo ruolo, ma se il club rossonero riuscirà a completare il progetto di creare una seconda squadra, l’Under 23, da iscrivere al campionato di Serie C, ecco che Kirovski diventerà il dirigente di riferimento per quella sezione. Il 48enne americano sarà una sorta di anello di congiunzione fra l’area tecnica della prima squadra e Vincenzo Vergine, responsabile del settore giovanile. Dunque, Kirovski come primo “colpo” della seconda vita di Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese, però, è solo all’inizio e i prossimi mesi diventeranno ancora più intensi.

Ibra, ruolo chiave nel Milan

Ibra, come ha spiegato chiaramente Cardinale un mese fa a Londra, avrà un ruolo chiave nella costruzione del nuovo Milan: «Mi sono affidato a Zlatan per raccogliere opinioni, prospettive e consigli sull’idea del cambiamento in campo. Lui mi permette di vivere negli Usa, ma di essere a Milano, perché ha l'autorità di parlare a mio nome con chiunque al Milan». Non sarà ufficialmente un dirigente del Diavolo, ma lo svedese agisce come se lo fosse, già da diverso tempo. Il suo ritorno, tramite RedBird, è datato 11 dicembre. Dopo alcune settimane di studio, Ibra ha iniziato a vivere intensamente la quotidianità del Milan. Certo, si è tenuto lo spazio per le sue attività imprenditoriali, ma non ha fatto mancare la sua presenza al fianco della società, di Pioli e della squadra. Spesso presente a Milanello e molte volte in trasferta, in particolare insieme al direttore dell’area tecnica Moncada, Ibra nei prossimi sarà chiamato a dare la propria opinione su diverse decisioni fondamentali che dovrà prendere il club rossonero.

Ibra tra allenatore e mercato

Innanzitutto è chiaro che lo svedese dirà la sua sulla questione allenatore. Finora, in un paio di occasioni, Ibra si è esposto a difesa di Pioli. Il rapporto fra i due è ottimo, Zlatan giudicherà senza pregiudizi. È chiaro che molto passerà dai risultati di fine stagione, però Ibra sa bene quanto Pioli abbia inciso sulla rinascita del Milan e cosa potrà ancora dare ai giocatori. Opinione sull'allenatore della prima squadra, ma Ibra dirà la sua anche sulle scelte tecniche per le altre formazioni rossonere, in particolare l'eventuale Under 23: la scelta più logica, sarebbe quella di promuovere Abate - pure lui legato a Zlatan - che bene sta facendo con la Primavera e già conosce tutti i talenti sotto contratto. Lo svedese poi sarà sicuramente coinvolto da Furlani, Moncada e D'Ottavio sul mercato ed è assai probabile che Ibra raccolga in un certo senso l'eredità di Maldini, mettendoci la faccia, forte della sua storia calcistica, per convincere i giocatori a sposare il progetto rossonero. Ed è ovvio che la prima indicazione sarà per il futuro numero "9".

Milan, il nuovo osservatore

A proposito di novità, dal primo aprile il club rossonero avrà un nuovo osservatore, Wes Beuvink. Ad annunciarlo è stato il Groningen, visto che il Milan accoglierà fra le proprie file l’ormai ex capo scout del club olandese. La curiosità? Beuvink ha solo 25 anni e da quattro guidava gli osservatori del Groningen.

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