Maldini sul peso di essere un simbolo del Milan
Sulla responsabilità di essere un simbolo per la storia del Milan, Maldini ha aggiunto: “Quando sei all’interno di una società il ruolo te lo impone ma quando vado in giro mi sento Paolo, non il milanista. Credo che la gente negli anni ti apprezzi come persona, non solo come calciatore. È una questione di disciplina. Il calcio ti dovrebbe insegnare a capire chi vuoi essere”.
Maldini sul provino che lo portò al Milan
Un passo indietro. Fino al provino con il Milan: “Si poteva fare solo dopo i 10 anni, mi accompagnò mio padre. Non avevo mai giocato a 11 in un campo regolare, mi chiesero il ruolo e non lo sapevo. Io ho chiesto che ruolo ci fosse a disposizione, mi dissero ala destra e io dissi ok. Alla fine un allenatore si avvicinò e mi fece firmare il famoso cartellino che mi legò al Milan per tantissimi anni”.