Mercato Milan, da Maignan e Theo fino a Bennacer: quanti giocatori in bilico

La società prepara la rivoluzione: si comincia dalla panchina, ma sono tante le decisioni da prendere anche nella squadra. Nessun giocatore è intoccabile se arriveranno proposte alla Tonali
Mercato Milan, da Maignan e Theo fino a Bennacer: quanti giocatori in bilico© AC Milan via Getty Images

MILANO - C’è un Milan in bilico, oltre Stefano Pioli. Il destino dell’allenatore, in attesa del confronto con la società, è ormai segnato. Dopo l’eliminazione dall’Europa League il club ha deciso di cambiare e fra due weekend Pioli guiderà la sua ultima partita in casa contro la Salernitana, con la speranza che il pubblico gli riconosca quanto fatto in cinque anni, salutandolo nel modo migliore possibile. L’allenatore, dunque, non può essere considerato in bilico, ma certo dell’addio come Giroud (potete leggere l’approfondimento in pagina) e altri in scadenza che non rinnoveranno, come Kjaer, Caldara e, probabilmente, Mirante.

Poi, però, c’è un plotoncino, neanche così sparuto, di calciatori che a metà maggio non possono essere certi del proprio futuro. Si va da big come Maignan e Theo Hernandez, passando per Leao, a giocatori che potrebbero partire in caso di offerte congrue o difficili da rifiutare, sulla falsariga di quanto accaduto l’estate scorsa con Sandro Tonali. Il centrocampista azzurro non era cedibile, ma di fronte ai 70 milioni più bonus del Newcastle, fu impossibile dire di no. Ecco, lo stesso potrebbe ripetersi in estate, per i tre suddetti titolarissimi, ma pure per elementi come Tomori o Bennacer.

Rinnovi e clausola

Chiaramente, un Milan che vuole ripartire e proporsi come antagonista principale all’Inter, facendo strada pure in Europa, non può rinunciare a Maignan e Theo Hernandez, due fra i migliori interpreti al mondo nel loro ruolo, seppur reduci da un’annata non positiva. Il Milan vuole tenerli, ma da mesi sta trattando senza grossi risultati per prolungare i loro accordi in scadenza nel 2026. Il problema è la differenza fra la richiesta di ingaggio e la proposta del club. Maignan percepisce 2.8 milioni più bonus, Theo 5, sempre con bonus. Tutti e due puntano a ingaggi vicini agli 8 milioni, superiori quindi ai 7 dati a Leao e sopra, di molto, al limite da 5 che la società si è prefissata per gli ingaggi top della squadra (Leao è la classica eccezione).

Le trattative non sono semplici ed entrambi i giocatori sono nel mirino del Bayern Monaco, alla ricerca degli eredi di Neuer e Davies, sempre che non sopraggiungono ulteriori concorrenti. Se dovessero arrivare offerte da 70 milioni per Maignan e almeno 80 per Theo Hernandez, il club non potrebbe non prenderle in considerazione. Capitolo a parte merita Leao: il portoghese non ha vissuto una stagione esaltante, ma nella discontinuità ha comunque segnato 14 gol e servito 13 assist. Sul suo contratto pende una clausola da 175 milioni e si può pensare che non arriverà nessun club a pagarla. Però, se in estate dovesse scatenarsi un domino di attaccanti e dovesse presentarsi una squadra con un’offerta intorno ai 100 milioni, sarebbe complicato per il Milan per lo meno non valutarla. In questo senso, molto dipenderà anche da quale allenatore siederà in panchina e quale sarà il sistema tattico di riferimento.

Offerte decisive

Ci sono poi altri due big che potrebbero lasciare se dovessero arrivare proposte "indecenti" per i loro valori, ovvero Tomori e Bennacer. Il difensore, considerato un cardine anche per il futuro, potrebbe partire, così come l'algerino se dovessero arrivare offerte sui 40 milioni. Ne basteranno meno per Kalulu e Thiaw, il primo preso di fatto a zero, il secondo per poco meno di 9 milioni. La sensazione è che un difensore fra i tre citati partirà, così come un centrocampista fra Bennacer e Adli. In bilico pure Terracciano e Pobega. In attacco? Detto di Giroud, ci sono due rinnovi in stand-by, quello di Jovic (il Milan ha un'opzione per prolungare e nelle ultime settimane sta crescendo il partito del "sì") e quello ben più "scottante" del baby Camarda, sul quale ancora non ci sono certezze.

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