Acquisti da 60-90 milioni come Haaland o Gvardiol, questo Milan americano - come ha dimostrato il caso Zirkzee - probabilmente non li farà mai. Ma c’è una strada che il club rossonero sta seguendo e che ricorda quanto sta costruendo il Manchester City di Pep Guardiola da qualche anno a questa parte. Una sorta di "Zidanes y Pavones" 2.0, quando all'inizio degli anni 2000 il Real Madrid abbinava a grandi campioni acquistati a suon di milioni, i prodotti della “Fabrica”, la propria cantera. Ecco, il City sta replicando quel disegno: big e giovani dell’Academy. Il primo di un certo spessore a imporsi con Guardiola è stato senza dubbio Phil Foden, oggi 24enne stella di prima grandezza, ma lanciato dal tecnico spagnolo a 17 anni dopo otto di giovanili. Da quel momento sono tanti i ragazzini terribili che Guardiola ha inserito nel suo City: alcuni sono stati ceduti incassando belle cifre - vedi Cole Palmer al Chelsea nel settembre 2023 dopo 12 anni di giovanili per 47 milioni -; altri, di stagione in stagione, si stanno ritagliando il loro spazio. Dal “gemello norvegese" di Haaland, Oscar Bobb, candidato al ruolo di rivelazione dell’annata, al terzino destro Rico Lewis, già valutato oltre 40 milioni, fino al jolly James McAtee. E in futuro le stelle si chiameranno Claudio Echeverri, trequartista mancino classe 2006 acquistato per 18 milioni a gennaio dal River Plate e in arrivo a gennaio o Cavan Sullivan, 14enne del Philadelphia Union, atteso per il 2028 quando avrà 18 anni.
Presente
Il Milan per ora non guarda così lontano, ma si gode il presente con la stessa filosofia; ha scelto di puntare forte sui propri giovani, anche se qualcuno lo ha comprato come Alex Jimenez riscattato dal Real Madrid per 5 milioni e il portiere Mastrantonio dalla Roma. L’esterno spagnolo è però già un “veterano” con le sue 5 gare in prima squadra nel ’23-24. Oggi il Diavolo - che ha creato Milan Futuro per dare spazio ai ragazzi in Serie C e rendere più veloce la loro maturazione - sorride pensando a Mattia Liberali, fantasista mancino già adocchiato dal Barcellona, Lorenzo Torriani (che in tournée fa parate alla Maignan), Kevin Zeroli, Davide Bartesaghi e ovviamente il diamante Francesco Camarda. Il Milan fa mercato e punta ai big come Morata o Pavlovic, ma non vuole disperdere il talento che pensa di avere nel proprio vivaio. Non è facile fare copia e incolla col modello del City - troppe le disparità economiche fra i due club -, ma con le proprie forze il Milan ci prova. E per questo ha preso Fonseca, un allenatore che vede i giovani, tant'è che oggi non è più un'utopia pensare a Camarda o Liberali - fra i migliori contro Rapid Vienna, City e Real Madrid - spesso in prima squadra, piuttosto che in Milan Futuro o Primavera: «Abbiamo un nuovo allenatore, serve tempo perché la sua identità sia assimilata dal gruppo, ma noi dobbiamo essere pazienti - ha spiegato ieri Ibra a "Espn" -. Il mio nuovo ruolo? Ho un sacco da imparare, però mi. piacciono le responsabilità e le pressioni, le mangio a colazione».