MILANO - "La settimana è andata bene, i nuovi acquisti si sono allenati bene. C'è da capire che abbiamo giocatori di un diverso livello fisico, non sono tutti arrivati allo stesso tempo. Alcuni sono vicini alla miglior condizione fisica, altri sono più lontani". Inizia così la conferenza, alla vigilia della sfida con il Parma valida per la seconda giornata di campionato, del tecnico del Milan Paulo Fonseca, costretto a fare a meno di Alvaro Morata: "Domani giocherà Okafor, penso sarà una partita diversa. Vogliamo avere la capacità di pressare alto diversamente rispetto al Torino e Okafor in settimana ha dato una buona risposta su questo. Le sue caratteristiche vanno incontro a questa partita. Jovic sarà utile a gara in corso. Reijnders e Theo sono vicini alla miglior condizione fisica. Fofana ed Emerson sono arrivati dopo, in più devono ancora capire il nostro gioco e hanno bisogno di più tempo. Pavlovic dal 1' è una possibilità. Sulla partita è molto chiaro che l'approccio iniziale deve essere diverso rispetto a quello visto col Torino. Abbiamo sicuramente migliorato nel secondo tempo, ma dobbiamo essere costanti. Camarda? No, non giocherà. Ma devo dire che siamo molto attenti ai nostri giovani, ma dobbiamo capire che sono in momenti diversi. Proprio perché hanno qualità, dobbiamo scegliere il momento giusto per lanciarli. Dobbiamo creare le condizioni per avere successo e questo non è il momento di creare pressione in loro. Chukwueze, Pulisic e Leao insieme? Vediamo domani...".
Su Leao, Morata e il mercato
"Leao può sia stare più vicino alla porta che partire più largo. Quando la palla è sul lato opposto deve avvicinarsi alla porta. Può andar via? Il nostro direttore ha parlato ieri e ha detto che è impossibile che Leao vada via. E queste parole mi sono piaciute molto. Rafa è fondamentale nella nostra squadra. Dobbiamo capire cosa migliorare, mi aspetto una partita molto difficile contro una squadra particolare che lotta e corre tanto. A Parma non servirà solo giocare bene, ma anche soffrire. Dovremo aumentare il nostro livello di aggressività difensiva. I due attaccanti esterni del Parma sono i maggiori pericoli? Sì, lo sono. Sono anche una squadra che gioca insieme da tanto tempo e con una forte identità. Sono aggressivi, gli esterni sono pericolosi, sono bravi anche in ripartenza. La gestione di Morata? Dipende dalla sua evoluzione, sicuramente è un piccolo problema, non un grande problema. È vero, anche prima della gara aveva sentito qualcosa, ma dagli esami non c'era nulla; infatti non l'ho voluto rischiare fin dal primo minuto col Torino, lui voleva giocare. È un problema che capita quando i giocatori arrivano tardi, ma penso sia stata comunque gestita bene la situazione. Il mercato? Io non sono mai soddisfatto, le squadre sono sempre prodotti mai finiti. Abbiamo fatto un bel pre-campionato, poi abbiamo fatto un passo indietro in alcuni momenti della partita: quello che voglio è avere la squadra sempre allo stesso livello. Non è però una sola partita (col Torino, ndr) che ci fa venire dubbi su quanto fatto, seguiamo la nostra strada con fiducia. La società ha fatto un grande lavoro, onestamente penso che, per una squadra come il Milan, non sia mai finita, le opportunità ci sono sempre e vedremo cosa succederà fino alla fine del mercato", conclude Fonseca.
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