Caos Milan, Fonseca solo: il confronto tra Ibrahimovic, Theo Hernandez e Leao...

Il cooling break 'snobbato' dai due talenti rossoneri ha scatenato polemiche, ma si discute anche della posizione dell'allenatore con lo spogliatoio che appare spaccato: la situazione
Caos Milan, Fonseca solo: il confronto tra Ibrahimovic, Theo Hernandez e Leao...© ANSA

Dear Gerry Cardinale… Ma è questo il Milan che vuole? Presente in tribuna autorità sabato sera per Lazio-Milan, il fondatore di RedBird ha assistito in prima persona al disastro milanista, figlio di un insieme di scelte che non sono il linea con le ambizioni, almeno quelle sbandierate, del club e della sua storia. Il pareggio contro la Lazio, con gli ennesimi gol in fotocopia, è stato lo specchio di quello che è oggi il Milan, ovvero un pianeta che non ha un centro di gravità permanente e che sbanda a ogni alito di vento. La scena del cooling break dove Theo Hernandez e Leao non si sono avvicinati alla panchina nonostante gli inviti di Musah e Abraham, restando a 50 metri di distanza dai compagni, è di un danno d’immagine clamoroso oltre ad essere una delle picconate più forti alla credibilità del progetto rossonero. Theo, che di solito non è uno molto avvezzo al metterci la faccia, ha cercato di metterci una pezza, ma il danno ormai era già stato fatto.

Il confronto con Ibra

I giocatori non saranno multati dalla società, probabilmente avranno un confronto con Zlatan Ibrahimovic quando torneranno dagli impegni con le rispettive nazionali. Già, perché lo svedese non era presente all’Olimpico – non è stato smentito il fatto che sia in ferie – e di conseguenza non ha potuto affrontare né i due giocatori né, tantomeno, il resto del gruppo squadra e l’allenatore (sua scelta) dopo il secondo pareggio nelle prime tre partite. È un Milan che fa acqua da tutte le parti, l’unità di crisi dovrebbe essere convocata in seduta permanente anche per cercare di trovare delle strade alternative ad una strategia sportiva che sembra aver ampliato il gap con l’Inter e con la Juventus, tornata in auge con la gestione Thiago Motta e con Giuntoli uomo forte e di campo che lo ha scelto, lo sostiene e gli ha fatto un mercato in linea con le ambizioni del club. Occhio anche al ritorno del Napoli con quell’Antonio Conte invocato dai tifosi milanisti, ma mai preso in considerazione dalla dirigenza. Fonseca è sembrato spaesato, ha tenuto fuori Theo e Leao che poi gli hanno evitato la sconfitta, ma la sensazione è che al netto della scena del cooling break, ci siano delle difficoltà da parte sua nel tenere le redini della squadra che commette gli stessi errori di fase difensiva che si vedevano con Pioli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Manca una figura dirigenziale di campo

In sostanza, si vede quanto manchi una figura dirigenziale di campo vera, un direttore sportivo credibile agli occhi della squadra. Venezia, Liverpool e derby saranno 270 minuti decisivi per la sua panchina con i vari allenatori svincolati che guardano a quello che succede al Milan (i rumors portano a quelli di Allegri, Xavi, Conceiçao e Sarri). Che la stagione non fosse partita sotto i migliori auspici lo si era visto durante la lunga querelle per la scelta dell’allenatore, arrivata programmaticamente tardi e con un profilo che non ha dato, fino ad oggi, quel sussulto che sarebbe servito per reagire allo scudetto interista. E si erge anche una domanda: ma se Fonseca dovesse essere esonerato, che scelta farà Ibra? Cardinale che giudizio darebbe a tale situazione? Quanto visto tra Torino, Parma e Lazio è preoccupante con il tifo in subbuglio, ferito nell’anima nonostante un amore incondizionato per la maglia. Non si stupisca nessuno se, davanti a nuovi risultati negativi, lo stadio si svuoterà e i ricavi diminuiranno. La società dovrà lavorare intensamente per arginare le emorragie, sportive e gestionali, e correggere quelli che sono i suoi errori di valutazione. Il campo, come sempre, è giudice insindacabile e le prime tre sentenze sono state durissime.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Dear Gerry Cardinale… Ma è questo il Milan che vuole? Presente in tribuna autorità sabato sera per Lazio-Milan, il fondatore di RedBird ha assistito in prima persona al disastro milanista, figlio di un insieme di scelte che non sono il linea con le ambizioni, almeno quelle sbandierate, del club e della sua storia. Il pareggio contro la Lazio, con gli ennesimi gol in fotocopia, è stato lo specchio di quello che è oggi il Milan, ovvero un pianeta che non ha un centro di gravità permanente e che sbanda a ogni alito di vento. La scena del cooling break dove Theo Hernandez e Leao non si sono avvicinati alla panchina nonostante gli inviti di Musah e Abraham, restando a 50 metri di distanza dai compagni, è di un danno d’immagine clamoroso oltre ad essere una delle picconate più forti alla credibilità del progetto rossonero. Theo, che di solito non è uno molto avvezzo al metterci la faccia, ha cercato di metterci una pezza, ma il danno ormai era già stato fatto.

Il confronto con Ibra

I giocatori non saranno multati dalla società, probabilmente avranno un confronto con Zlatan Ibrahimovic quando torneranno dagli impegni con le rispettive nazionali. Già, perché lo svedese non era presente all’Olimpico – non è stato smentito il fatto che sia in ferie – e di conseguenza non ha potuto affrontare né i due giocatori né, tantomeno, il resto del gruppo squadra e l’allenatore (sua scelta) dopo il secondo pareggio nelle prime tre partite. È un Milan che fa acqua da tutte le parti, l’unità di crisi dovrebbe essere convocata in seduta permanente anche per cercare di trovare delle strade alternative ad una strategia sportiva che sembra aver ampliato il gap con l’Inter e con la Juventus, tornata in auge con la gestione Thiago Motta e con Giuntoli uomo forte e di campo che lo ha scelto, lo sostiene e gli ha fatto un mercato in linea con le ambizioni del club. Occhio anche al ritorno del Napoli con quell’Antonio Conte invocato dai tifosi milanisti, ma mai preso in considerazione dalla dirigenza. Fonseca è sembrato spaesato, ha tenuto fuori Theo e Leao che poi gli hanno evitato la sconfitta, ma la sensazione è che al netto della scena del cooling break, ci siano delle difficoltà da parte sua nel tenere le redini della squadra che commette gli stessi errori di fase difensiva che si vedevano con Pioli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Caos Milan, Fonseca solo: il confronto tra Ibrahimovic, Theo Hernandez e Leao...
2
Manca una figura dirigenziale di campo

Milan, i migliori video