L’ex Juve: “Pavlovic è un mix tra Chiellini e Stam”

"Per Strahinja il rossonero è un grande approdo, mentre il Milan ha realizzato un ottimo affare. Ora serve un “Bonucci” con cui fare coppia"

MILANO - Zoran Mirkovic, ex difensore di Juventus e Atalanta e oggi stimato tecnico, è l’allenatore che ha puntato per primo su Strahinja Pavlovic ai tempi del Partizan Belgrado: «Se non l’avessi lanciato io nell’arena, ci avrebbe pensato qualcun altro (ride, n.d.r.). Immediatamente avevo notato come fosse un ragazzo serio, con voglia di lavorare e migliorare. Ha sempre avuto molta qualità, oltre ad essere strutturato fisicamente. Negli anni è diventato sempre più forte, ha già vissuto più esperienze. E adesso eccolo a Milano».

È stato difficile dargli fiducia visto che aveva solo 18 anni?
«Era già un ragazzo in gamba, senza alcuna paura. Pensi che la sua seconda partita fu contro la Stella Rossa. Era giovane, ma tutto sommato lo è ancora. Adesso, appena prenderà le misure del calcio italiano, si farà ancora più valere. Sono sicuro che potrà solo migliorare. Parte da una base importante, è forte, veloce, vuole diventare più forte e ha sempre avuto, sin da quando è stato promosso dalla Primavera, una voglia incredibile di vincere».

È già un idolo dei tifosi del Milan, solo lui è stato applaudito dopo il 2-2 contro la Lazio.
«Per Pavlovic arrivare in rossonero è un grande passo per la sua carriera, dato che il Milan è tra le migliori squadre del mondo. Ma anche i rossoneri hanno fatto un grande affare con lui. Le potenzialità del giocatore sono davvero alte, potrà diventare nei prossimi anni uno dei difensori più forti del mondo. Certo, prima dovrà adattarsi alla Serie A, che è diversa dal calcio austriaco. Ma con un po' di pazienza raggiungerà livelli massimi».

Con lui si sono sprecati i paragoni. A chi lo accosterebbe?
«Lui è un mancino, per questo mi verrebbe da dire Chiellini. Ha però qualcosa pure di Stam e di Vidic. È un mix di gente forte, ecco».

Si aspettava che Pavlovic partisse subito da titolare nel Milan?
«Sinceramente sì. Conosco il suo carattere e la sua mentalità, non avevo dubbi».

Come compagno di reparto, meglio un difensore veloce di gamba come Tomori o uno che mantiene maggiormente la posizione come Thiaw o Gabbia?
«Qui si può aprire una bella discussione. Credo che l’importante sia creare una coppia di centrali che si capisca al volo. Abbiamo parlato di Chiellini, ecco, pensi a quanto era forte con Bonucci. Pavlovic dovrà avere la stessa testa e gli stessi obiettivi del suo compagno di squadra».

Parliamo delle sue ex squadre. La Juventus è la prima rivale dell’Inter per conquistare lo scudetto? Come vede l'Atalanta?
«La scorsa stagione in casa bianconera è stata turbolenta, non buona. Adesso è cambiato l’allenatore e sono arrivati tanti nuovi giocatori. Si vede che le cose sono diverse. La difesa è molto dura, ma c’è ancora qualche problema in fase realizzativa. La squadra migliorerà, sicuramente. La Juve e il Milan potranno contendere il titolo all’Inter, che però resta la favorita visto che è rimasta la stessa squadra che ha vinto il torneo pochi mesi fa. Sarà un campionato interessante. L’Atalanta è partita male, ma potrà arrivare comunque in una buona posizione».

Come vede le italiane in Champions?
«Il nuovo format è interessante e particolare, dobbiamo scoprire cosa succederà. Credo però che le squadre italiane possano fare bene. Non siamo ancora ai livelli degli anni ’90, ma stagione dopo stagione la qualità generale della A si sta alzando».

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