Se Leao non parla di Fonseca ma dicono che attacca Fonseca

In Portogallo l'attaccante non nomina mai l'allenatore del Milan e si riferisce esclusivamente al suo ct: "In Nazionale mi sento al mio massimo livello. Quando sono qui sento il sostegno di tutti". E subito le parole di Rafa vengono interpretate come una critica al tecnico rossonero. Chiamasi mala informazione

Il fenomeno è ciclico e, a volte, causa effetti collaterali che scatenano tempeste in un bicchier d'acqua. Durante la sosta del campionato, i nazionali dei vari Paesi rispondono alle convocazioni e rilasciano dichiarazioni ai media compatrioti che, sempre a volte, vengono distorte o male interpretate nella nazione del proprio club. Ciò che è accaduto a Rafa Leao è un caso scuola. Assist e prova brillante contro la Polonia; trenta minuti di ottimo calcio contro la Scozia: dopodiché, a domanda, il rossonero risponde: "Come mi sento quando gioco nel Portogallo? Mi sento molto bene. Martinez mi ha chiesto di compiere azioni in profondità, di puntare spesso all'uno contro uno e di fare ciò che so fare meglio. Fondamentalmente, sostenere la la manovra d'attacco. In Nazionale mi sento al massimo livello, avverto il sostegno di tutti. Il ct ha molta fiducia in me".

La mala informazione su Leao

Punto. Ha parlato Leao di Fonseca? No. Ha criticato Fonseca? Ha attaccato il MIlan? No. Eppure, secondo alcune interpretazioni italiane, il Numero 10 ce l'ha con il connazionale suo allenatore nel club, non ne condivide il calcio, ne patisce le direttive che dà alla squadra. Insomma, è sempre colpa di Fonseca. Ma si può? No che non si può. E sarebbe pure ora di piantarla. Sabato a San Siro arriverà l'Udinese. Leao è particolarmente atteso alla prova. Per dare un calcio anche alla mala informazione.

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