MILANO - Altri due gol subiti oltre alle occasioni salvate nel primo tempo da Pavlovic e Tomori con il conto che dice che il Milan, tra campionato e Champions League, ha subito 21 gol ufficiali in 17 partite. Una media preoccupante di 1,23 gol concessi ogni 90 minuti il che significa che il Milan, di base, raccoglie almeno un pallone a gara in fondo alla propria porta. C’è una fase difensiva da mettere a posto con Zlatan Ibrahimovic che, in maniera molto lucida, aveva parlato così nel pre partita sul tema dei tanti gol subiti: «Secondo me se parliamo di difesa allora difende tutta la squadra, non diamo la colpa solo ai difensori».
Difesa, un reparto instabile
Fonseca deve dare una stabilità al reparto, prendendo una decisione importante su quale sia la coppia di difensori centrali che devono essere la base del reparto che gioca davanti a Maignan. Fino a questo momento, l’allenatore portoghese ha utilizzato sei combinazioni diverse ovvero: Gabbia-Tomori in cinque partite, Thiaw-Pavlovic in quattro match, Tomori-Pavlovic in quattro apparizioni, Thiaw-Tomori in due, Gabbia-Pavlovic e Thiaw-Gabbia in una. Ebbene, quella più inaffidabile di tutte per gol presi è quella composta da Tomori e Pavlovic, con una media di 2.25 gol concessi a partita con tale media che si è confermata anche a Bratislava. Gabbia e Tomori (5 gol in 5 partite) sono apparsi l’accoppiata più affiatata di tutte quello che si sono viste in campo. Ma, come ha detto giustamente Ibra, il Milan ha un problema di fase difensiva e di letture. Concettualmente, il primo gol dello Slovan di martedì sera non è ammissibile per l’impostazione delle posizioni preventive di Calabria e Reijnders, che hanno difeso all’altezza dei 25 metri avversari, oltre agli errori individuali dei giocatori.
Aspettando Bennacer
È un problema di sistema, di reparto, che esula molto spesso dagli interpreti perché a Cagliari, ad esempio, il Milan ha preso tre gol tutti sulla fascia destra e le marcature erano di diversi giocatori, non solo di Theo Hernandez. Per migliorare questa situazione è evidente ormai a tutti, tranne forse a Fonseca, che il Milan debba infoltire il centrocampo con un uomo in più che possa dare una mano a Youssouf Fofana, che sarà chiamato a un tour de force non da poco nel corso delle prossime settimane, dove difficilmente potrà tirare il fiato tra campionato e Champions League. Ma se gli venisse affiancato uno tra Musah e Loftus-Cheek non sarebbe male per la mediana, che andrebbe in minor sofferenza. In più, il rientro in campo di Bennacer è previsto per fine anno o per gennaio, tutto dipenderà dalla sua fase di riatletizzazione che inizierà la prossima settimana. Servirà un centrocampista a gennaio, perché Zeroli e Vos non sono ancora pronti per stare in pianta stabile in prima squadra e perché per lottare per un posto in Champions League ci sarà bisogno di forze fresche e pronte all’uso. Rivedere i piani non è reato, aggiustare la rosa in corso d’opera si può fare poiché il Milan ha liquidità per andare sul mercato. Sempre nella speranza, in quel di Casa Milan e Milanello, che non sia troppo tardi e che i risultati, almeno quelli, possano arrivare e che la squadra non perda ulteriore contatto con le prime quattro posizioni.