MILANO - È dal 27 settembre che Alvaro Morata non compare nel tabellino dei marcatori del Milan per quanto concerne le partite di campionato. Un digiuno che ha scollinato i due mesi e che, a livello di gare ufficiali, è stato interrotto solamente con il gol del momentaneo 1-2 messo a segno contro il Real Madrid al Santiago Bernabeu. L’attaccante spagnolo tornerà titolare contro l’Empoli, nella partita di domani, dopo aver saltato per squalifica la trasferta europea di Bratislava e sicuramente entrerà in campo con la voglia di interrompere questo digiuno che servirà anche alla squadra per rialzarsi in campionato, visto l’andamento balbettante delle ultime giornate e il ritardo accumulato dalla zona Champions League che, ad oggi, è il reale obiettivo del Milan poiché parlare di scudetto, in questo momento, sembra utopico. Morata è la certezza dell’attacco milanista, l’uomo a cui Fonseca si è sempre affidato nei momenti cruciali e anche nella fase interpretativa del suo gioco, poiché spesso viene a giocare insieme ai centrocampisti per provare ad aprire spazi per i centrocampisti e gli esterni.
Morata, cambiano le gerarchie
Il gol gli manca, San Siro lo aspetta anche se lui non sta vivendo questo digiuno come un’ossessione, perché il bene della squadra viene prima di quello personale anche se tornare ad esultare davanti ai suoi tifosi non gli dispiacerebbe. L’attacco milanista, poi, si trova in una fase in cui sta riscoprendo Tammy Abraham. L’attaccante inglese è stato autore di una buona prestazione contro lo Slovan Bratislava, dove ha fornito l’assist per il gol di Pulisic e poi, dopo quattro anni, ha interrotto il suo digiuno in Champions League segnando il terzo gol milanista. Anche a Cagliari, nel rocambolesco pareggio per 3-3, aveva trovato la terza rete rossonera che sembrava aver indirizzato la partita. La sua applicazione e dedizione alla causa sono evidenti, anche perché Tammy si gioca un eventuale riscatto da parte del Milan visto che, in estate, è arrivato in prestito secco. Alle sue spalle, però, c’è Francesco Camarda che sta spingendo forte nel cercare spazio. Fonseca ha già dimostrato di non avere paura nel lanciare il classe 2008 come titolare, ma a Bratislava ha ridisegnato le gerarchie mettendo Abraham dal primo minuto. Tuttavia Francesco rappresenta quell’attaccante sul quale il Milan ha scelto di investire per il lungo periodo e con Luka Jovic out per almeno un mese e fuori dal progetto tecnico, adesso vuole ritagliarsi uno spazio maggiore in prima squadra visto che difficilmente lo rivedremo con costanza con Milan Futuro.