Conceicao, le differenze da giocatore
"Cosa è cambiato dal Conceicao calciatore? Tutto diverso. Il giocatore pensa di capire tutto di calcio, ma non è così. Pensiamo al nostro giardino due ore, l'allenatore non dorme. Ci sono molte informazioni, lo stress di voler conoscere tutto. Tutto è importante, dall'erba del campo al presidente. Tutti sono importanti. Abbiamo voglia di conoscere tutto al più presto, bruciando le tappe. I tempi sono corti. Abbiamo già una semifinale di Supercoppa, dobbiamo essere presenti e con ambizione". Risponde senza problemi Conceicao alla stampa: "Come sarà il mio rapporto con i calciatori? Dipende dalla situazione. Sentiti Leao e Theo? Per me sono tutti uguali. Non è che devo cambiare, ho 50 anni. Cambiare ora è difficile. Faccio questo mestiere da tanto, non è che ho cominciato ieri e cambio. Saranno sempre 11 più contenti e chi va in panchina meno. Comunicazione diretta, occhi negli occhi, allenamento al massimo. Possono essere più tristi, ci sono sempre piccole cose che possono succedere. Deve dare forza. Come la pressione, fa parte del calcio, soprattutto nelle grandi squadre. Ci sono momenti, bisogna lavorare al meglio. Parole parole, ma poi contano i risultati".
"Per me il tiki taka è metterla dentro"
Sull'avventura in patria: "La mia situazione con il Porto non è stata un'uscita facile, non voglio parlarne. Le tempistiche non sono la cosa più importante. Ogni settimana in Portogallo mi mettevano su un'altra panchina. Si parla sempre, è normale. Non possiamo controllare le notizie. Per me non è importante quando, è stata una cosa veloce. Sono arrivato ieri, si è allenata la squadra, oggi presentazione, per me si poteva non fare. Però per il rispetto per voi... Tutto molto veloce. Alleno una delle migliori squadre al mondo storicamente, non potevo dire di no. Avevo altre situazioni di grandi squadre che rispetto, ma ho deciso subito". E sulle sue idee di gioco ricorda anche Allegri nelle parole: "Io vado avanti con le mie convinzioni con la squadra a livello di organizzazione e tattico. Per me il calcio è semplice: c'è una porta dove fare gol ed un'altra dove non prenderlo. Per me il calcio dominante è questo. Per me il tiki taka è metterla dentro". Poi conclude: "Questa squadra può arrivare in Champions? Faremo di tutto per arrivarci. C'è tanto lavoro da fare. Ci sono giocatori che in questo momento non possono giocare, importanti in questi primi 6 mesi, ma dobbiamo lavorare con quelli che abbiamo a disposizione. Ho fiducia in tutti loro, e quelli che sono disponibili andiamo a lottare per arrivare già in questa partita e vincerla. È chiaro, meglio averli tutti a disposizione, ma gli infortuni fanno parte del calcio"