Milan, è iniziata la rivoluzione di Conceiçao
Sergio Conceiçao ci è riuscito, fregandosene della diplomazia ("sei juventino tu?" ha ribattuto a un giornalista che gli aveva parlato di fortuna) e dei sorrisini, dei precedenti e dei pregiudizi. "Sì, in questi giorni qualcosa è cambiato" aveva detto in vigilia Ibrahimovic, uno che spesso straparla ma non quando si tratta di calcio e di spirito. "Non sono venuto qui per essere simpatico o per fare l’amico dei miei giocatori, ma per vincere", aveva invece tagliato corto quest’altro allenatore portoghese, simile al suo predecessore Fonseca giusto nel look da bello e impossibile brevettato dal connazionale Mourinho.
E a proposito di portoghesi, andate a riguardarvi cos’ha fatto Leao da quando è entrato, a ripresa iniziata e a punteggio che fino alla settimana scorsa si sarebbe definito e rivelato compromesso. Quelli come Rafa, ancorché a volte pigro e irritante, si chiamano fuoriclasse. E i fuoriclasse sanno come ricordarglielo.