Conceicao: "Il calcio è semplice, a volte lo complichiamo. 25 tiri..."

Il tecnico del Milan: "Il regolamento è fatto per migliorare, se sono qui a metà stagione dobbiamo essere rigorosi fuori e poi dentro la partita"
Conceicao: "Il calcio è semplice, a volte lo complichiamo. 25 tiri..."© .

"Mi aspettavo molto di più, a tutti i livelli. Da quando sono allenatore, ormai da 13 anni, paragonando la qualità di questo gruppo rispetto alle mie esperienze precedenti è stato forse il primo tempo peggiore che abbia visto. Dovevamo trovare spazi con i movimenti che abbiamo preparato. Non siamo stati molto bravi in questo. Nella ripresa siamo andati un po' meglio, abbiamo tirato tante volte". Queste le parole di Sergio Conceicao ai microfoni di Sky Sport dopo il pareggio tra Milan e Cagliari. "Capisco che la strategia dell'avversario sia quella di buttarsi a terra, ma l'arbitro deve dare un recupero maggiore. Ma questo non è un alibi, così come non lo è l'impegno in Supercoppa - aggiunge il tecnico portoghese -. Ci sono stati momenti della partita che non mi sono piaciuti per niente. Sono arrabbiato perché abbiamo perso due punti. Dobbiamo lavorare e migliorare".

Il commento di Conceicao dopo Milan-Cagliari

"Ci è mancata ampiezza e quando la trovavamo eravamo troppo fermi. Leao quando è contro due o tre uomini ha bisogno di un aiuto diverso. I nostri attaccanti sono altruisti e mi piace, ma ci sono momenti in cui devono giocare in modo più semplice. Non bisogna sempre fare il passaggio difficile. Il calcio è semplice. Davanti alla porta bisogna essere egoisti. Non voglio vedere cose difficili. Abbiamo fatto venticinque tiri e loro tutti davanti alla porta. Le mie regole? Sono semplici. Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità e capire come migliorare. Bisogna essere rigorosi ed esigenti fuori dal campo - conclude - per esserlo anche dentro".

 

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Le parole di Leao

"Volevamo vincere. Il primo tempo è stato strano, non abbiamo creato grandi occasioni. Nella ripresa è andata meglio e abbiamo trovato il gol. Loro hanno pareggiato in contropiede su un nostro errore. Per quello che abbiamo creato, meritavamo un altro risultato". Queste le parole di Rafael Leao ai microfoni di Sky Sport dopo il pareggio tra Milan e Cagliari. "Le partite in serie A sono tutte difficili, dobbiamo guardare a quello che abbiamo fatto bene e male - prosegue l'attaccante rossonero - Dobbiamo continuare a lavorare. Tra pochi giorni abbiamo una nuova partita, fondamentale per noi. Vogliamo vincerla. Conceicao ha portato mentalità e la voglia di essere sempre nella metà campo avversaria, con e senza palla - aggiunge il portoghese -. In poco tempo ha già dato le sue idee e i giocatori stanno cercando di capirle. Mi lascia libero in campo e faccio quello che sento in campo. Devo capire dove andare e non andare. Se posso accentrarmi è ancora meglio perchè posso fare gol. Non ho preferenze sulla posizione, gioco dove dice l'allenatore. Voglio aiutare la squadra a vincere".

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"Mi aspettavo molto di più, a tutti i livelli. Da quando sono allenatore, ormai da 13 anni, paragonando la qualità di questo gruppo rispetto alle mie esperienze precedenti è stato forse il primo tempo peggiore che abbia visto. Dovevamo trovare spazi con i movimenti che abbiamo preparato. Non siamo stati molto bravi in questo. Nella ripresa siamo andati un po' meglio, abbiamo tirato tante volte". Queste le parole di Sergio Conceicao ai microfoni di Sky Sport dopo il pareggio tra Milan e Cagliari. "Capisco che la strategia dell'avversario sia quella di buttarsi a terra, ma l'arbitro deve dare un recupero maggiore. Ma questo non è un alibi, così come non lo è l'impegno in Supercoppa - aggiunge il tecnico portoghese -. Ci sono stati momenti della partita che non mi sono piaciuti per niente. Sono arrabbiato perché abbiamo perso due punti. Dobbiamo lavorare e migliorare".

Il commento di Conceicao dopo Milan-Cagliari

"Ci è mancata ampiezza e quando la trovavamo eravamo troppo fermi. Leao quando è contro due o tre uomini ha bisogno di un aiuto diverso. I nostri attaccanti sono altruisti e mi piace, ma ci sono momenti in cui devono giocare in modo più semplice. Non bisogna sempre fare il passaggio difficile. Il calcio è semplice. Davanti alla porta bisogna essere egoisti. Non voglio vedere cose difficili. Abbiamo fatto venticinque tiri e loro tutti davanti alla porta. Le mie regole? Sono semplici. Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità e capire come migliorare. Bisogna essere rigorosi ed esigenti fuori dal campo - conclude - per esserlo anche dentro".

 

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