"Conceicao-Calabria, a me è successo mille volte": Ibra presenta Walker

Prime parole da calciatore del Milan per il difensore inglese, in conferenza stampa al fianco del dirigente rossonero
"Conceicao-Calabria, a me è successo mille volte": Ibra presenta Walker© Redazione

Il mondo rossonero è pronto a dare il benvenuto al nuovo acquisto del Milan: Kyle Walker. Il terzino inglese è arrivato dal Manchester City dopo una lunga trattativa e porterà molta esperienza, oltre alla qualità, alla formazione di Conceicao. Il calciatore si è presentato nella conferenza stampa di rito. Ad affiancarlo Zlatan Ibrahimovic che è tornato sulla lite tra l'allenatore portoghese e Calabria.

Milan, la conferenza stampa di Walker: le parole

"Giocare in questo club è una cosa bellissima. Ho grande ambizione qui. C'è questa possibilità ed è eccellente". Il difensore inglese esordisce così alle prime domande della sala stampa gremita di giornalisti. Il primo con il quale ha parlato è stato Zlatan Ibrahimovic che, come racconta Walker, ha avuto un ruolo chiave: "Lui mi ha chiarito molte cose, mi ha detto delle grandissime cose a cui si punta qui. Si è parlato della Supercoppa che è stato un buon inizio. A livello di campionato non si sta andando alla grande, ma in Champions c'è chance. Spero di contribuire con la mia esperienza e leadership, affinché il Milan possa tornare a prendersi ciò che vuole". Su cosa lo abbia convinto a sposare il progetto rossonero, risponde: "La storia del Milan. Quando una squadra del genere ti cerca non puoi dire di no".

Quali sono gli obiettivi? "Naturalmente vincere una Champions è un sogno che si avvera: ho vissuto una finale incredibile con il City. Bonus vittoria? Non ha influenza, il bonus vero è vincere la Champions. Gioco a calcio per passione e voglio vincere qui col Milan". Nell'ultima partita di campionato con il Parma i rossoneri hanno rischiato di perdere, cos'ha pensato Walker? "È il calcio. Succedono delle cose durante le partite, ma al fischio finale abbiamo ottenuto la vittoria che volevamo, che serviva, e siccome che mercoledì abbiamo una partita importante e domenica il derby, è stato un passo imporante per far sì che questa settimana cominciasse nel migliore dei modi".

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Walker tra Serie A e il derby con l'Inter

Walker spiega con fosse affascinato dalla possibilità di militare nel campionato italiano: "Ci sono grandissime squadre, come Milan, Juve e Inter. Squadre che vogliono trionfare. La mia avventura in Premier è stata positiva, ora approdo in un grande club. Ho parlato già con diversi giocatori. Bello per me competere in Serie A".  E sul ruolo di leader in uno spogliatoio oggi molto agitato: "Ho spesso lavorato con giocatori più giovani. Nei primi giorni qua ho visto poca fiducia, c'è poca continuità. Però penso che le idee siano buone, le fondamenta devono essere chiare. C'è bisogno di leadership, più disciplina, più fuoco che esce dal corpo e contagia i giocatori. Ma il mio lavoro non sarà solo quello di giocare bene, ma di lavorare bene come leader". Su Leao: "Rafa parla da sé. Ricordo di aver visto diverse sue partite. Mi fa pensare a Bernardo Silva. Ora sta a Rafa cercare di essere tra i migliori al mondo. Questa squadra è piena di qualità. Ognuno vorrebbe giocare per questa squadra. Ma una buona percentuale viene dalla mentalità. Non ti puoi permettere di fare il figo solo perché sei bravo, ma devi essere continuo, costante".

Manca sempre meno al derby con l'Inter, squadra che Walker ha battuto in finale di Champions League e incrociato già molte volte: "Ho già giocato contro l'Inter. So che il derby sarà una partita totalmente diversa, sarà come una partita a scacchi. Dovremmo procedere con mosse diverse. Da quello che ho visto, sarà una partita emozionante".

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Walker: "Con Guardiola addio non facile. Conceicao..."

Il difensore svela un retroscena con Guardiola e i particolari della conversazione prima del suo addio: "Quando ho parlato con Pep non è stata una conversazione semplice, a causa del rispetto reciproco che ci lega. Spero che lui sappia cosa posso offrire ad uno spogliatoio, l'atmosfera che posso creare. Il City era la mia famiglia, dal giardiniere, al cuoco. Credo di essere stato apprezzato, e spero di fare altrettanto qui. Voglio imparare la lingua italiana, ho tanta fame, fuoco dentro per raggiungere i miei obiettivi. Non voglio vincere trofei in un unico paese, ma anche all'estero". Il Milan era nel destino del calciatore inglese: "Non credo propriamente nel destino, ma credo nel lavoro sodo. Si raccoglie ciò che si semina, e non è che riuscirà a fare tante cose grazie al mio compleanno (ride, ndr). Ci vuole un pizzico di fortuna, ma servono anche le prestazioni".

Su Theo Hernandez, altro giocatore molto discusso: "Contro Theo ci ho giocato con la Nazionale. È un top player, le statistiche parlano da sole. Questo dovrebbe essere l'inizio, ha 26 anni. Sono arrivato al City quando ne avevo 27. Credo che questo sia il periodo più importante per un difensore, l'apice della carriera, perché siusa molto di più la testa, sia in fase offensiva che difensiva. Se lui avrà bisogno di consigli a disposizione, ma spero di essere complementare con Theo. L'importante è la squadra, non i singoli. I singoli si metteranno in mostra quando staranno bene". C'è già stato un primo approccio con mister Conceicao: "È contento che sia qui ed io devo dimostrare di essere un buon calciatore. Lui ed il suo staff tecnico si sono messi a ddisposizione, così come la società, che mi ha accolto a braccia aperte. Devo ringranziarla per l'accoglienza e per aver fatto sì che sia tutto semplice. Ora tocca a me rispondere sul campo".

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Milan, le parole di Ibrahimovic

A prendere la parola, insieme al neoacquisto Walker è stato Ibrahimovic, che ha dato il bevenuto al calciatore: "Siamo qui per presentare Walker. Non ho bisogno di spiegare che tipo di giocatore è: parlano le sue statistiche. Ha fatto la storia con il City. Per noi è un grande colpo, perché è un grande leader in campo e fuori dal campo, ha grande esperienza, porta tanta qualità. Mi chiederete perché un altro terzino destro, ma si è creata la situazione ed è meglio avere che non avere uno come Walker. Siamo molto fiduciosi. Lo abbiamo preso perché ha un carattere forte che serve alla squadra, è un alpha nello spogliatoio. Può aiutare in tutti i modi. Secondo noi può giocare anche come centrale difensivo, lo ha fatto al City". Ma il calciomercato in entrata potrebbe non finire qui: "Abbiamo nostri obiettivi, ma è un mercato molto difficile. Stiamo lavorando. Con Walker si è aperta una situazione: non era un obiettivo. Ora stiamo lavorando per altro, in accordo con allenatore. Poi se c'è garanzia, mai. Sappiamo quello che vogliamo fare, stiamo lavorando".

Su Gimenez e i rinnovi di Theo, Leao e Maignan: "Gimenez è un talento, con grande potenziale: tutti sanno che è forte. Il centrocampista? Abbiamo grani centrocampisti. C'è Loftus-Cheek infortunato, abbiamo Bennacer che è tornato, Fofana, Musah, Reijndersi. Siamo forti lì. Vediamo cosa si crea e cosa riusciamo a fare. Per i rinnovi ci parliamo tutti i giorni, sono contenti al Milan e tutto è sotto controllo. Tutti stanno bene al Milan e tutti ci vogliono giocare. Posso garantire che stanno bene al Milan".

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Ibrahimovic sulla lite tra Conceicao e Calabria

Inevitabile il passaggio sulla lite al fischio finale della gara contro il Parma tra Conceicao e Calabria: "C'era tanta adrenalina. Erano due vincenti che hanno fatto quello che hanno fatto. A me è successo mille volte, in campo e fuori dal campo. L'importante è che si sia risolta, addirittura prima che entrassi in spogliatoio. Come società, questa cosa mi è successa a Barcellona, al Milan, a Parigi, allo United: è normale nel senso che succedono. Tutti vogliono vincere a tutti i costi. È stata solo una dimostrazione. Capello quando succedeva a me mi diceva: 'Tranquillo, va bene per la squadra'. Conceicao e Calabria fanno il lavoro per il bene della squadra. È bene che succeda, perchè altrimenti sembra che non freghi nulla. Per l'immagine può sembrare negativo, brutto, ma queste cose succedono". Segnale del bisogno di maggiore serenità? "La serenità arriva con i risultati e con le vittorie. Serve trovare anche continuità, è più facile giocare, ti dà fiducia e ti porta anche la fortuna. Al Milan c'è la pressione di fare sempre risultato, vogliamo vincere sempre, stiamo cercando la continuità. Ieri non ha vinto la qualità, ma l'atteggiamento, così come in Supercoppa. Con questo spirito può succedere quello che è successo con Calabria e il mister. Da fuori può sembrare più di quello che è, per noi è una cosa normale. A livello di immagine capisco che non è il massimo. Quando troveremo continuità avremo anche maggiore serenità".

Nel Milan mancano i leader? "Ci sono due leader: chi è in campo quando gioca, chi lo è fuori dal campo. Io e Kjaer lo eravamo in entrambi i casi. Per me in questa squadra ci sono leader. Walker ha altra esperienza". E sul lavoro dell'allenatore portoghese aggiunge: "Il modo di lavorare con Conceicao è uguale a quello di Fonseca. Alcuni giocatori li avevamo puntati prima che arrivasse Fonseca, questa è la differenza. A questo allenatore piace un certo tipo di giocatori, a Fonseca altri. Poi il club ha i suoi profili. Il modo di lavorare è sempre uguale. Autocritica? Cosa posso dire? Vogliamo fare il massimo. Poi garanzia non c'è, ma so che quando stai facendo un buon lavoro i risultati arrivano".

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Il mondo rossonero è pronto a dare il benvenuto al nuovo acquisto del Milan: Kyle Walker. Il terzino inglese è arrivato dal Manchester City dopo una lunga trattativa e porterà molta esperienza, oltre alla qualità, alla formazione di Conceicao. Il calciatore si è presentato nella conferenza stampa di rito. Ad affiancarlo Zlatan Ibrahimovic che è tornato sulla lite tra l'allenatore portoghese e Calabria.

Milan, la conferenza stampa di Walker: le parole

"Giocare in questo club è una cosa bellissima. Ho grande ambizione qui. C'è questa possibilità ed è eccellente". Il difensore inglese esordisce così alle prime domande della sala stampa gremita di giornalisti. Il primo con il quale ha parlato è stato Zlatan Ibrahimovic che, come racconta Walker, ha avuto un ruolo chiave: "Lui mi ha chiarito molte cose, mi ha detto delle grandissime cose a cui si punta qui. Si è parlato della Supercoppa che è stato un buon inizio. A livello di campionato non si sta andando alla grande, ma in Champions c'è chance. Spero di contribuire con la mia esperienza e leadership, affinché il Milan possa tornare a prendersi ciò che vuole". Su cosa lo abbia convinto a sposare il progetto rossonero, risponde: "La storia del Milan. Quando una squadra del genere ti cerca non puoi dire di no".

Quali sono gli obiettivi? "Naturalmente vincere una Champions è un sogno che si avvera: ho vissuto una finale incredibile con il City. Bonus vittoria? Non ha influenza, il bonus vero è vincere la Champions. Gioco a calcio per passione e voglio vincere qui col Milan". Nell'ultima partita di campionato con il Parma i rossoneri hanno rischiato di perdere, cos'ha pensato Walker? "È il calcio. Succedono delle cose durante le partite, ma al fischio finale abbiamo ottenuto la vittoria che volevamo, che serviva, e siccome che mercoledì abbiamo una partita importante e domenica il derby, è stato un passo imporante per far sì che questa settimana cominciasse nel migliore dei modi".

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