Conceicao: “Lite con Calabria ci ha dato scossa? La otteniamo col lavoro”. Sull’Inter...

Le parole dell'allenatore rossonero alla vigilia della sfida alla Dinamo Zagabria: "Ho parlato con i giocatori, io ho le mie regole e ce le ha anche il club"
Conceicao: “Lite con Calabria ci ha dato scossa? La otteniamo col lavoro”. Sull’Inter...

ZAGABRIA (Croazia) - Il Milan di Sergio Conceicao scenderà in campo mercoledì contro la Dinamo Zagabria con in palio un posto nelle prime 8 in caso di successo evitando così i playoff prima degli ottavi di finale. Le parole dell'allenatore rossonero nella conferenza stampa della vigilia: "Oggi abbiamo fatto sul campo con tutto il gruppo 40 minuti, per me non è l'ideale ma lo sappiamo. Con quello che studiamo cerchiamo di fare una partita positiva e vincere. Scossa? Non abbiamo bisogno di cose che non sono interessanti per dare la scossa. La scossa viene col lavoro, con la motivazione di giocare nella miglior competizione al mondo per club. Vogliamo concludere questa fase nel migliore dei modi. La motivazione la troviamo ogni giorno che andiamo a Milanello. Abbiamo questa responsabilità di difendere un club come il Milan. È la cosa più importante".

Riposo per Morata?

"Penso partita per partita, non faccio calcoli due partite alla volta. Non va bene. Non ho cominciato ieri, quando facciamo così i risultati non sono buoni. Dobbiamo focalizzarci su domani che sarà importante e difficile per raggiungere il secondo obiettivo. Il primo era vincere la Supercoppa e l'abbiamo fatto bene, il secondo obiettivo è arrivare tra le prime otto in Champions League. Siamo concentrati su questa partita, al derby ci penseremo giovedì già in aero tornando a casa".

Obiettivo Champions?

"Mancano tante partite, l'obiettivo è di arrivare tra le prime quattro. Nella domanda precedente l'ho detto: non possiamo pensare al derby, figuati alla Champions League. Guardando in avanti non vediamo le scale che ci sono davanti e rischiamo di inciampare".

Primo mese al Milan

"Ci sono tanti momenti di gioco in cui mi piacerebbe vedere migliorata la squadra: a tratti facciamo bene, altre volte non tanto. Quando abbiamo la palla, parlo di qualità di gioco, occupazione degli spazi, le transizioni difensive che dobbiamo avere... Gli allenatori cercano sempre la perfezione, lavoriamo su tutti questi dettagli. Non è la scusa, ma il tempo non c'è. I calciatori mi piace allenarli sul campo, vedere gli spazi, vedere le correzioni da fare. Ma vedo anche cose positive, così come cose in cui non siamo migliorati o solo un poco. I ragazzi ci credono, poi è meglio fare una partita tranquilla che rimontarla. È importante guardare a questo spirito e mettere dentro anche altre cose per vincere più tranquillamente".

Rinascita e gruppo

"Stiamo lavorando per arrivare a fine stagione ed avere questi obiettivi raggiunti. Rinascere vuol dire che c'è una situazione negativa, noi dobbiamo concentrarci sul lavoro. Ogni giorno che passa ci conosciamo bene. Queste cose fanno parlare la gente, le persone. Io sono portoghese, ho una cultura diversa ma il linguaggio del calcio è universale: c'è l'allenamento da due ore al giorno e poi c'è la vita normale, da affrontare con professionalità. Non è una chiamata all'attenzione per nessuno, non è finito il mondo per un concerto. Ho parlato con i giocatori, io ho le mie regole e ce le ha anche il club. Non importa per domani, la cosa più importante per domani è pensare alla Dinamo e a cosa possiamo fare per vincere - aggiunge - vedo un gruppo umanamente molto buono. Sono uomini bravi. Capiscono che c'è il mio pensiero sul calcio e sulla nostra vita sportiva. Dal momento che sanno come funzioniamo come gruppo sono molto rispettosi, così come lo sono io. L'allenatore deve vedere che gruppo ha davanti, loro sono un bel gruppo. Sono arrivato e ho cambiato un bel po' di cose e loro l'hanno accettato. Non sembra che abbiamo cambiato modo di giocare ma ci sono diverse cose che vogliamo cambiare. Sono contento di questo gruppo".

Milan, Porto ed il DNA europeo

"Sono due grandissimi club. Penso che il Porto sia tra le prime con più presenze, il Milan è il secondo club per trofei vinti. La storia non va in campo. Il DNA è comunque importante, l'ambiente che si crea in questa competizione è bellissimo. C'è anche l'altra parte, la motivazione che loro hanno di fronte a club storici. Domani affrontiamo una squadra che spera ancora di andare ai playoff, sarà molto difficile. Milan e Porto sono state campioni del mondo, questo peso da una parte è positivo e dall'altra è positivo anche per gli avversari".

 

 

 

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Cannavaro: "Sergio è un gatto attaccato ai..."

Anche per la Dinamo Zagabria di Fabio Cannavaro il match di domani è cruciale per l'inseguimento ai primi 8 posti, le parole dell'ex allenatore dell'Udinese: "Noi crediamo nella qualificazione e trovarmi di fronte il Milan è uno stimolo in più. Il Milan in Champions ha una storia importante e anche per i miei giocatori domani sarà una gara importante. Mi ricordo quando giocavo da calciatore contro il Milan ed era sempre una grande partita: il Milan ha scritto la storia del calcio, è conosciuto in tutto il mondo, è una squadra che ci rende orgogliosi. Noi dovremo soffrire, perché la differenza c'è, ma dovremo sfruttare le situazioni che verremo a creare. Il tifo? È un pubblico che si sente, c'é una grande passione. Tutti qui amano questa squadra e si vede anche quando giochiamo queste partite".

Su Conceicao ed il Milan

 "La gestione del Milan non è cambiata: i problemi che c'erano prima ci sono anche adesso. Con Conceicao c'è la sensazione che la squadra ti aspetti di più e poi ti azzanna. Mi piace che Sergio abbia trasmesso ai giocatori di non mollare mai e di lottare fino alla fine. Lui era così nel suo passato e lo sta portando anche ora al Milan. Rischia tanto nelle ripartenze come con Fonseca, ma qualcosa di diverso ho visto - aggiunge - Ho un rapporto eccezionale con lui. Sono contento di vederlo in Italia perché è un bel professionista. Non pensavo da calciatore che potesse diventare questo tipo di allenatore. Lui poi è sempre stato così spigoloso. Sergio si lamentava un po' di alcune cose e Renzo Ulivieri gli disse che è un gatto attaccato ai coglioni. Poi lui è sempre preso, fa capire che ci tiene".

 

 

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ZAGABRIA (Croazia) - Il Milan di Sergio Conceicao scenderà in campo mercoledì contro la Dinamo Zagabria con in palio un posto nelle prime 8 in caso di successo evitando così i playoff prima degli ottavi di finale. Le parole dell'allenatore rossonero nella conferenza stampa della vigilia: "Oggi abbiamo fatto sul campo con tutto il gruppo 40 minuti, per me non è l'ideale ma lo sappiamo. Con quello che studiamo cerchiamo di fare una partita positiva e vincere. Scossa? Non abbiamo bisogno di cose che non sono interessanti per dare la scossa. La scossa viene col lavoro, con la motivazione di giocare nella miglior competizione al mondo per club. Vogliamo concludere questa fase nel migliore dei modi. La motivazione la troviamo ogni giorno che andiamo a Milanello. Abbiamo questa responsabilità di difendere un club come il Milan. È la cosa più importante".

Riposo per Morata?

"Penso partita per partita, non faccio calcoli due partite alla volta. Non va bene. Non ho cominciato ieri, quando facciamo così i risultati non sono buoni. Dobbiamo focalizzarci su domani che sarà importante e difficile per raggiungere il secondo obiettivo. Il primo era vincere la Supercoppa e l'abbiamo fatto bene, il secondo obiettivo è arrivare tra le prime otto in Champions League. Siamo concentrati su questa partita, al derby ci penseremo giovedì già in aero tornando a casa".

Obiettivo Champions?

"Mancano tante partite, l'obiettivo è di arrivare tra le prime quattro. Nella domanda precedente l'ho detto: non possiamo pensare al derby, figuati alla Champions League. Guardando in avanti non vediamo le scale che ci sono davanti e rischiamo di inciampare".

Primo mese al Milan

"Ci sono tanti momenti di gioco in cui mi piacerebbe vedere migliorata la squadra: a tratti facciamo bene, altre volte non tanto. Quando abbiamo la palla, parlo di qualità di gioco, occupazione degli spazi, le transizioni difensive che dobbiamo avere... Gli allenatori cercano sempre la perfezione, lavoriamo su tutti questi dettagli. Non è la scusa, ma il tempo non c'è. I calciatori mi piace allenarli sul campo, vedere gli spazi, vedere le correzioni da fare. Ma vedo anche cose positive, così come cose in cui non siamo migliorati o solo un poco. I ragazzi ci credono, poi è meglio fare una partita tranquilla che rimontarla. È importante guardare a questo spirito e mettere dentro anche altre cose per vincere più tranquillamente".

Rinascita e gruppo

"Stiamo lavorando per arrivare a fine stagione ed avere questi obiettivi raggiunti. Rinascere vuol dire che c'è una situazione negativa, noi dobbiamo concentrarci sul lavoro. Ogni giorno che passa ci conosciamo bene. Queste cose fanno parlare la gente, le persone. Io sono portoghese, ho una cultura diversa ma il linguaggio del calcio è universale: c'è l'allenamento da due ore al giorno e poi c'è la vita normale, da affrontare con professionalità. Non è una chiamata all'attenzione per nessuno, non è finito il mondo per un concerto. Ho parlato con i giocatori, io ho le mie regole e ce le ha anche il club. Non importa per domani, la cosa più importante per domani è pensare alla Dinamo e a cosa possiamo fare per vincere - aggiunge - vedo un gruppo umanamente molto buono. Sono uomini bravi. Capiscono che c'è il mio pensiero sul calcio e sulla nostra vita sportiva. Dal momento che sanno come funzioniamo come gruppo sono molto rispettosi, così come lo sono io. L'allenatore deve vedere che gruppo ha davanti, loro sono un bel gruppo. Sono arrivato e ho cambiato un bel po' di cose e loro l'hanno accettato. Non sembra che abbiamo cambiato modo di giocare ma ci sono diverse cose che vogliamo cambiare. Sono contento di questo gruppo".

Milan, Porto ed il DNA europeo

"Sono due grandissimi club. Penso che il Porto sia tra le prime con più presenze, il Milan è il secondo club per trofei vinti. La storia non va in campo. Il DNA è comunque importante, l'ambiente che si crea in questa competizione è bellissimo. C'è anche l'altra parte, la motivazione che loro hanno di fronte a club storici. Domani affrontiamo una squadra che spera ancora di andare ai playoff, sarà molto difficile. Milan e Porto sono state campioni del mondo, questo peso da una parte è positivo e dall'altra è positivo anche per gli avversari".

 

 

 

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