Amaro Milan, sapore bianconero: 65 milioni di flop ex Juve da Bonucci a Morata

Prima dell'attaccante spagnolo ora passato al Galatasaray, ci sono stati altri precedenti clamorosi: li ricordi tutti?

Un flop rosso... bianconero da circa 65 milioni, euro più, euro meno, senza considerare quelli lordi per i vari ingaggi. Dall’estate 2017 a oggi, tanti giocatori con un passato glorioso alla Juventus hanno fallito in quel di Milanello. Chi è passato in maniera diretta dalla Juve al Milan e chi invece è arrivato in rossonero dopo un tappa intermedia in altri club. L’ultimo di questo esclusivo elenco composto da Leonardo Bonucci (il primo di questo ultimo ciclo), Gonzalo Higuain e Mario Mandzukic, è ovviamente Alvaro Morata, ceduto (in prestito con diritto) al Galatasaray dopo l'addio nato anche per il mancato feeling con Sergio Conceiçao. Lo spagnolo è stato salutato frettolosamente da Ibrahimovic prima del derby («gli auguro il meglio; alcune storie per varie situazioni non fanno “clic”») e lunedì sera, mentre il Milan si scatenava sul mercato, ha esordito con la squadra di Istanbul nella vittoria per 1-0 in trasferta contro il Gaziantep subentrando all'ex napoletano Mertens.

L'avventura di Morata al Milan

Morata in rossonero non è riuscito a ripetere le buone cose fatte a Torino e pure con l’Atletico Madrid. Sbarcato in estate da capitano della nazionale campione d’Europa, preso per 13.5 milioni, Morata, oltre a essere il regista offensivo del gioco dominante del Milan di Fonseca, doveva segnare i gol lasciati in eredità da Giroud e prenderne anche il ruolo di leader nello spogliatoio. Missione mancata, perché di reti ne ha realizzate solo 6 in 25 partite (il francese, di sei anni più anziano, nella sua ultima annata in rossonero chiuse con 17 gol in 47 apparizioni) ed evidentemente non è riuscito neanche a diventare uno dei trascinatori del gruppo, visto il repentino addio dopo l’arrivo del nuovo allenatore. Morata, così, va a mettersi in fila dietro altri big dall'importante passato juventino che non sono riusciti a ripetersi in rossonero.

 

 

 

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Il precedente di Bonucci

Come raccontato, il primo in tempi recenti è stato Bonucci. Arrivato a sorpresa nell’estate 2017 dopo aver rotto con Allegri e pagato addirittura 42 milioni - che rimane la cifra record nella storia del Milan (come lui solo Rui Costa) -, il difensore era stato scelto dalla nuova proprietà cinese di Yonghong Li, guidata dal duo Fassone-Mirabelli, come simbolo della nuova era e infatti stato subito insignito dei gradi di capitano a discapito di Montolivo. Piuttosto che «spostare gli equilibri», come annunciato in avvio di stagione, l’impatto di Bonucci nel pianeta Milan, però, non fu buono e infatti dopo 51 partite e 2 gol, arrivò il clamoroso ritorno alla Juventus (fu scambiato con lo sfortunato Caldara).

 

 

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Higuain e Mandzukic

In quell’estate del 2018, da Torino arrivò anche Higuain in prestito oneroso da 18 milioni con diritto di riscatto fissato a 36 milioni. A differenza di Bonucci, però, il “Pipita” durò solo sei mesi a Milano. Dopo 8 gol in 22 partite, infatti, il 23 gennaio 2019 Milan e Juventus risolsero il prestito (i rossoneri dunque pagarono solo 9 milioni), con l’argentino passato poi al Chelsea del suo mentore Sarri. Infine una storia di peso diverso rispetto alle tre raccontate, ma comunque negativa nei risultati. Nel gennaio 2021, dopo sei mesi in Qatar e altri di inattività, il Milan prese per rimpolpare l’attacco l’ormai 34enne Mandzukic che però, anche per alcuni infortuni, disputò solo 11 gare (287 minuti in campo) senza segnare. Del croato - che si è poi ritirato nel settembre 2011 - si ricorda soprattutto il gesto di rinunciare allo stipendio di marzo, passato in infermeria, per devolverlo a Fondazione Milan.

 

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Un flop rosso... bianconero da circa 65 milioni, euro più, euro meno, senza considerare quelli lordi per i vari ingaggi. Dall’estate 2017 a oggi, tanti giocatori con un passato glorioso alla Juventus hanno fallito in quel di Milanello. Chi è passato in maniera diretta dalla Juve al Milan e chi invece è arrivato in rossonero dopo un tappa intermedia in altri club. L’ultimo di questo esclusivo elenco composto da Leonardo Bonucci (il primo di questo ultimo ciclo), Gonzalo Higuain e Mario Mandzukic, è ovviamente Alvaro Morata, ceduto (in prestito con diritto) al Galatasaray dopo l'addio nato anche per il mancato feeling con Sergio Conceiçao. Lo spagnolo è stato salutato frettolosamente da Ibrahimovic prima del derby («gli auguro il meglio; alcune storie per varie situazioni non fanno “clic”») e lunedì sera, mentre il Milan si scatenava sul mercato, ha esordito con la squadra di Istanbul nella vittoria per 1-0 in trasferta contro il Gaziantep subentrando all'ex napoletano Mertens.

L'avventura di Morata al Milan

Morata in rossonero non è riuscito a ripetere le buone cose fatte a Torino e pure con l’Atletico Madrid. Sbarcato in estate da capitano della nazionale campione d’Europa, preso per 13.5 milioni, Morata, oltre a essere il regista offensivo del gioco dominante del Milan di Fonseca, doveva segnare i gol lasciati in eredità da Giroud e prenderne anche il ruolo di leader nello spogliatoio. Missione mancata, perché di reti ne ha realizzate solo 6 in 25 partite (il francese, di sei anni più anziano, nella sua ultima annata in rossonero chiuse con 17 gol in 47 apparizioni) ed evidentemente non è riuscito neanche a diventare uno dei trascinatori del gruppo, visto il repentino addio dopo l’arrivo del nuovo allenatore. Morata, così, va a mettersi in fila dietro altri big dall'importante passato juventino che non sono riusciti a ripetersi in rossonero.

 

 

 

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