Conceicao e l'eliminazione Milan: "Colpa mia, non di Theo. Ci metto la faccia"

Il tecnico è intervenuto al termine gara di ritorno con il Feyenoord, che ha visto i rossoneri uscire dalla competizione con l'aggregato finale di 1-2
Conceicao e l'eliminazione Milan: "Colpa mia, non di Theo. Ci metto la faccia"

"È una grande delusione e siamo arrabbiati perché sapevamo di essere più forti. Avevamo preparato la partita per vincerla". Così Sergio Conceicao al termine della sfida di ritorno contro il Feyenoord, che ha visto il Milan arrendersi con il finale aggregato di 1-2. Una sfida compromessa dalla doppia ammonzione di Theo Hernandez, che nonostante la diffida ha ingenuamente trattenuto Moussa nel corso del primo tempo, per poi pensare di simulare un fallo in area di rigore costringendo così Marciniak a estrarre il secondo cartellino giallo. A San Siro, decide la rete di Carranza al 73'. 

Conceicao: "Theo ha cambiato la partita"

"Eravamo più forti e penso che si vedeva da come arrivavano nella nostra porta - ha dichiarato ai microfoni Sky - . Abbiamo sbagliato il secondo gol in diverse occasioni. Siamo delusi. Abbiamo le nostre colpe. Adesso però dobbiamo pensare pensare a partire già da domani. C’è ancora il campionato ma anche la Coppa Italia. Se guardiamo la partita contro la partita contro la Dinamo Zagabria eravamo pure rimasti in 10. Con questi episodi Theo ha cambiato la partita. Prima loro non avevano avuto occasioni. L’unica è quella del gol. Negli anni recenti ho fatto 5 volte la Champions con il porto e per me non sono situazioni nuove. Ho fatto errori che non potete immaginare e ne faccio tutt’ora. Cosi anche i miei giocatori. Ma la faccia della sconfitta è la mia non quella di Theo". 

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Conceicao: "Anche io devo fare di più"

"La sostituzione di Gimenez dopo il rosso? Sono pagato prendere decisioni. Gimenez aveva avuto un problema. Si era infortunato e rischiava di farsi male di nuovo. Perché non con Abraham? Eravamo più bassi in quel momento. Se poi non arrivano i risultati faccio le valigie e me ne vado. Ma queste sono le mie scelte. Rispetto le opinioni di tutti però. Avevo dei cambi che non avrebbero dato qualcosa in più alla partita. Devo capire cosa possono dare i cambi in quel momento della partita. C’è da migliorare su tanti punti. La cosa principale è avere carattere e capire i momenti. Sono stato in Italia 7 anni e capisco la pressione dei grandi club. All’interno c’è da lavorare ma l’ambiente all’esterno non aiuta i giocatori. Theo lo conosco ta tanto e può fare di più come anche il suo allenatore", ha concluso il tecnico.

Walker: "Arbitro ha cambiato la partita"

Anche Kyle Walker è intervenuto sull'eliminazione. All'andata, l'ex City aveva sofferto le incursioni di Paixao, autore del primo vantaggio del Feyenoord. "Certo, per come stavamo controllando la partita nel primo tempo e all'inizio del secondo c'era una sola squadra in campo. Poi l'arbitro ha preso la sua decisione e la partita è cambiata. Cosa è successo nel secondo tempo? Theo è stato espulso, poi non so se Theo abbia simulato. Per me non l'ha fatto, c'è stato un contatto. Però non l'ho ancora rivisto in tv".

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Gimenez: "Theo? Può succedere"

Queste le parole di Santiago Gimenez, autore del gol del momentaneo pareggio - l'ex Feyenoord non ha esultato, memore della calorosa accoglienza ricevuta dal pubblico di Rotterdam - : "Siamo molto delusi, abbiamo iniziato bene e fatto gol subito. Sembrava che il Feyenoord non potesse farci male, poi nel calcio tutto cambia in un secondo. Se il rosso è stato decisivo? Oggi è toccato a Theo, ma può succedere a tutti. Noi come squadra gli diamo il massimo supporto, dà sempre tutto ed è uno dei migliori terzini al mondo. Ora però non dobbiamo guardare indietro, ma avanti. Lavoriamo in silenzio, per raggiungere i nostri obiettivi".

Joao Felix: "Testa a Coppa Italia e campionato"

Così invece Joao Felix: "È vero, stavamo controllando la partita e di sicuro stavamo per fare il secondo gol. Loro non avevano mai creato pericoli, poi dopo l'espulsione gara completamente diversa e poi, come spesso capita quando sei in 10, ci hanno fatto gol. C'è tanta delusione. Avevo tanta voglia di giocare la Champions con il Milan e invece sono riuscito a giocare solo 2 partite. Tutti dobbiamo imparare, per non commettere più gli stessi errori. I nostri obiettivi? Abbiamo la Coppa Italia, siamo in semifinale. 2 partite per raggiungere la finale e poi in partita secca può succedere di tutto. Poi in campionato l'obiettivo è finire tra le prime 4 e qualificarci per la prossima Champions. Questo può salvare la stagione".

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"È una grande delusione e siamo arrabbiati perché sapevamo di essere più forti. Avevamo preparato la partita per vincerla". Così Sergio Conceicao al termine della sfida di ritorno contro il Feyenoord, che ha visto il Milan arrendersi con il finale aggregato di 1-2. Una sfida compromessa dalla doppia ammonzione di Theo Hernandez, che nonostante la diffida ha ingenuamente trattenuto Moussa nel corso del primo tempo, per poi pensare di simulare un fallo in area di rigore costringendo così Marciniak a estrarre il secondo cartellino giallo. A San Siro, decide la rete di Carranza al 73'. 

Conceicao: "Theo ha cambiato la partita"

"Eravamo più forti e penso che si vedeva da come arrivavano nella nostra porta - ha dichiarato ai microfoni Sky - . Abbiamo sbagliato il secondo gol in diverse occasioni. Siamo delusi. Abbiamo le nostre colpe. Adesso però dobbiamo pensare pensare a partire già da domani. C’è ancora il campionato ma anche la Coppa Italia. Se guardiamo la partita contro la partita contro la Dinamo Zagabria eravamo pure rimasti in 10. Con questi episodi Theo ha cambiato la partita. Prima loro non avevano avuto occasioni. L’unica è quella del gol. Negli anni recenti ho fatto 5 volte la Champions con il porto e per me non sono situazioni nuove. Ho fatto errori che non potete immaginare e ne faccio tutt’ora. Cosi anche i miei giocatori. Ma la faccia della sconfitta è la mia non quella di Theo". 

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