Conceicao, destino scritto: da Allegri a Conte per un Milan... Italiano

Una stagione da concludere nel migliore dei modi, sogni proibiti e possibilità: cosa succede sulla panchina dei rossoneri

MILANO - Una stagione da concludere nel miglior modo possibile, provando a vincere la Coppa Italia e centrare un posto per l’Europa, seppur non Champions. Sergio Conceiçao sa bene cosa dovrà fare da qui a fine maggio e non è detto che il raggiungimento di questi ultimi due obiettivi rimasti basti per tenersi la panchina del Milan. Anzi, il suo destino sembra scritto. Se la squadra non avesse avuto una reazione di orgoglio nella ripresa contro la Lazio, probabilmente oggi il portoghese non sarebbe più al suo posto. L’idea del club, infatti, è quella di terminare la stagione con lui, salvo clamorosi e nuovi crolli. Nel frattempo, come raccontiamo da giorni e approfondiamo a parte, prosegue la ricerca del nuovo direttore sportivo, una scelta che proprietà e dirigenza dovrebbe completare entro la metà di marzo.

Allegri e De Zerbi per la panchina

Il futuro ds, assieme a Furlani e Ibrahimovic, oltre ovviamente al parere finale di Cardinale, dovranno quindi identificare l’allenatore che quasi sicuramente prenderà il posto di Sergio Conceiçao per la stagione ’25-26. Il club rossonero, dopo diversi ragionamenti e considerando l’andamento dell’annata con due allenatori stranieri a corto di esperienza in Serie A (Fonseca aveva alle spalle solo il biennio ’19-21 alla Roma), si sta indirizzando verso una scelta italiana. Se si potesse pescare liberamente, il prescelto sarebbe Carlo Ancelotti, ma oggi è impossibile pronosticare quale sarà il destino dell’allenatore del Real Madrid. Così come potrebbe tornare di attualità il profilo di Antonio Conte se dovesse a sorpresa terminare in anticipo la sua esperienza al Napoli. Viene ovviamente monitorato Gian Piero Gasperini, che potrebbe lasciare Bergamo, così come sullo sfondo rimane Maurizio Sarri, già contattato in passato, ma col quale non si è mai arrivati a un punto di incontro. Così i due nomi che più di altri restano in cima alle preferenze, nonostante propongano due progetti molto diversi, rimangono Massimiliano Allegri (libero e più che disponibile a sposare di nuovo il Milan dopo l’esperienza del 2010-2014) e Roberto De Zerbi, legato contrattualmente all’Olympique Marsiglia fino al 2027.

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C'è anche Italiano

Il bresciano, cresciuto da calciatore nel vivaio rossonero, la scorsa estate era sul mercato, ma alla fine il Milan optò per una strada differente. C’è però una new entry fra i possibili candidati, ovvero Vincenzo Italiano, fresco di successo la scorsa settimana contro il Milan. L'allenatore del Bologna - dove è approdato la scorsa estate firmando fino al 2026 con un ingaggio da 2.1 milioni - sta mostrando una crescita continua. Dopo gli anni di Firenze, dove in Serie A si è sempre piazzato per l'Europa e ha raggiunto tre finali (una di Coppa Italia, due di Conference), si sta consacrando a Bologna, dove la squadra sta proseguendo sulla scia di quella di Thiago Motta nel '23-24. In campionato è sesto a cinque punti dal quarto posto e in Champions, nonostante il 28° posto e una sola vittoria in otto partite, non è mai stato surclassato dagli avversari (fra cui anche il Liverpool), subendo solo 9 gol. Italiano sta quindi evolvendo, il suo calcio organizzato e offensivo si sta bilanciando con una maggiore attenzione difensiva, un mix necessario per approdare sulla panchina di una big. Il Milan lo sta studiando e il suo dossier è sul tavolo dei dirigenti rossoneri. In attesa di capire anche l'opinione a riguardo del futuro ds. 

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MILANO - Una stagione da concludere nel miglior modo possibile, provando a vincere la Coppa Italia e centrare un posto per l’Europa, seppur non Champions. Sergio Conceiçao sa bene cosa dovrà fare da qui a fine maggio e non è detto che il raggiungimento di questi ultimi due obiettivi rimasti basti per tenersi la panchina del Milan. Anzi, il suo destino sembra scritto. Se la squadra non avesse avuto una reazione di orgoglio nella ripresa contro la Lazio, probabilmente oggi il portoghese non sarebbe più al suo posto. L’idea del club, infatti, è quella di terminare la stagione con lui, salvo clamorosi e nuovi crolli. Nel frattempo, come raccontiamo da giorni e approfondiamo a parte, prosegue la ricerca del nuovo direttore sportivo, una scelta che proprietà e dirigenza dovrebbe completare entro la metà di marzo.

Allegri e De Zerbi per la panchina

Il futuro ds, assieme a Furlani e Ibrahimovic, oltre ovviamente al parere finale di Cardinale, dovranno quindi identificare l’allenatore che quasi sicuramente prenderà il posto di Sergio Conceiçao per la stagione ’25-26. Il club rossonero, dopo diversi ragionamenti e considerando l’andamento dell’annata con due allenatori stranieri a corto di esperienza in Serie A (Fonseca aveva alle spalle solo il biennio ’19-21 alla Roma), si sta indirizzando verso una scelta italiana. Se si potesse pescare liberamente, il prescelto sarebbe Carlo Ancelotti, ma oggi è impossibile pronosticare quale sarà il destino dell’allenatore del Real Madrid. Così come potrebbe tornare di attualità il profilo di Antonio Conte se dovesse a sorpresa terminare in anticipo la sua esperienza al Napoli. Viene ovviamente monitorato Gian Piero Gasperini, che potrebbe lasciare Bergamo, così come sullo sfondo rimane Maurizio Sarri, già contattato in passato, ma col quale non si è mai arrivati a un punto di incontro. Così i due nomi che più di altri restano in cima alle preferenze, nonostante propongano due progetti molto diversi, rimangono Massimiliano Allegri (libero e più che disponibile a sposare di nuovo il Milan dopo l’esperienza del 2010-2014) e Roberto De Zerbi, legato contrattualmente all’Olympique Marsiglia fino al 2027.

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