Gestione società
La confusione che si nota nella gestione della società, con mansioni e ruoli spesso sovrapposti e non chiari, si è ripercossa evidentemente anche sullo stesso Conceiçao che ha avuto diversi problemi soprattutto a gennaio nell’organizzazione del lavoro, nella preparazione fisica (ha spesso lamentato di aver trovato una rosa allenata non bene dal punto di vista atletico) e nel rapporto con parte della squadra, con i famosi contrasti emersi con alcuni giocatori che sono poi andati via (Calabria, Morata e in parte Bennacer). Per altro l’allenatore ha dovuto così ricoprire il ruolo di sergente, richiamando spesso all’attenzione un gruppo di giocatori evidentemente scarico mentalmente e non focalizzato a pieno sugli obiettivi (tutt’ora, verrebbe da dire). In più pure il mercato non è arrivato subito in suo soccorso, visto che la maggior parte degli acquisti sono stati finalizzati negli ultimi giorni a disposizione.
In questo caso, però, va anche fatto notare come lo stesso allenatore abbia aspettato a parlare di rinforzi con la dirigenza, rinviando le discussioni a metà gennaio per farsi un’idea migliore del materiale a disposizione. Ragionamenti che erano già circolati nelle scorse settimane e che ieri sono tornati alla luce. Conceiçao, sorpreso da quanto accaduto, in serata ha smentito seccamente quanto emerso, facendo sapere di avere ben altri pensieri nella testa. Di sicuro tutto ciò non aiuterà a rasserenare gli animi in casa rossonera e se non dovessero arrivare risultati positivi fra la trasferta di Lecce e il match col Como prima della sosta, tutto potrebbe tornare nuovamente in bilico, a partire naturalmente dalla posizione dello stesso allenatore.