Prima il chiarimento sulla bufera scatenatasi giovedì sera che rischia comunque di lasciare pesanti tracce, quindi la fiducia per una rotta da invertire a partire da questa sera sul campo del Lecce (ore 18). Sergio Conceiçao ha vissuto l’ennesima giornata nel frullatore rossonero. Giovedì il suo portavoce, Francisco Empis, aveva fatto circolare diversi punti sul malcontento del tecnico portoghese, sul suo malessere per la situazione trovata in questi due mesi di Milan e sulle cose che secondo lui non vanno nel club. Rivelazioni che avevano portato lo stesso Conceiçao a smentirle seccamente in tarda serata, senza però riuscire a mettere la cosiddetta toppa completa. Perché è evidente che quanto emerso non possa essere stato solo farina del sacco di Empis che ieri comunque intorno alle 13 si è dimesso dal suo ruolo.
Furia Conceiçao sul portavoce
Poco dopo, alle 13.30, ecco le parole di Conceiçao che non ha mancato di tuonare contro il suo ormai ex portavoce, facendo intendere come il caso avrà degli strascichi “extra campo”: "Mi dispiace per questa situazione e voglio capire nelle sedi legali cosa sia successo - ha incalzato il tecnico rossonero -. Non so perché questo ex collaboratore lo abbia fatto, per cattiveria sicuramente, con quale intento, magari perché pagato da qualcuno. Non si capisce, io non l’ho capito. Mi dispiace per tutti, per quelli che lavorano al Milan. Siamo stati qua tutta la settimana, noi, Ibra, Moncada; tutti testimoni del lavoro fatto e di cosa ci siamo detti: abbiamo avuto una settimana pulita con tutto il gruppo a disposizione, pure Florenzi è rientrato. Sono contento del lavoro svolto, tutti sono stati coinvolti. Io da quando sono uscito dal Porto, in una situazione per altro non bella, non ho mai parlato, invece qua mi ritrovo pubblicati i punti delicati di un mio malcontento riferiti da quel signore là".