Un inizio di settimana in sordina per il Milan per quel che concerne la scelta del nuovo direttore sportivo del club. Dopo il collasso della contrattazione con Fabio Paratici, il veto dell’Atalanta su Tony D’Amico, il no di Manna del Napoli e di Sartori del Bologna, ecco che sulla strada di via Aldo Rossi è rimasto, al momento, solo il profilo di Igli Tare. Nel corso di questa settimana ci sarà l’incontro con Giorgio Furlani, nel quale si dovranno mettere sul tavolo tutte le questioni operative. Tare ha un grande vantaggio rispetto a tutti gli altri direttori: è libero e potrebbe essere pronto ad operare già nell’immediato. Anche perché di cose da fare, per il Milan della stagione 2025-26, ce ne sono eccome e sono diverse: dai rinnovi di contratto di Mike Maignan e Theo Hernandez, passando per le scelte di mercato da fare su Luka Jovic e Tammy Abraham fino ad arrivare alla scelta, che sarà primaria, del prossimo allenatore che guiderà la squadra. Il tempo non è più un alleato del Milan, la scelta dovrà essere fatta nel giro di poco tempo perché c’è bisogno di un’operatività immediata e di un impatto decisionale che vada a incidere fin da subito.
Milan, Tare deve monetizzare dai calciatori in prestito
Tare conosce già molto bene la rosa del Milan, ha osservato diverse partite e si è già fatto un’idea di massima di quello che serve. Anche perché non di sole entrate dovrà vivere il mercato estivo del Milan, che senza i proventi della Champions League dovrà fare cassa per tappare le falle. Quindi ci sarà la necessità di dover monetizzare bene quei giocatori che oggi sono fuori in prestito e dai quali si potranno ricavare quattrini importanti da reinvestire poi sugli acquisti. Oltre alla posizione di Pierre Kalulu con la Juventus, i rossoneri puntano a prendere bei soldi dalla cessione di Alexis Saelemaekers, per il quale la Roma dovrà mettere mano al portafogli con un’offerta non inferiore ai 25 milioni così come ci sarà da portare a casa la cessione di Ismael Bennacer al Marsiglia, anche se le ultime prestazioni dell’algerino sono state criticate e non poco dai media d’Oltralpe.