L’asse Singapore-Milano-Londra ha prodotto l’erede di Theo Hernandez. Il Milan, infatti, ha praticamente chiuso l’arrivo in rossonero di Pervis Estupinan, terzino ecuadoriano del Brighton. La trattativa, che ha visto coinvolto Jorge Mendes come intermediario, è decollata nella giornata di ieri ed è arrivata a felice conclusione in serata, quando il Brighton ha dato il suo ok al rilancio milanista da 17 milioni più due di bonus. Una proposta che ha soddisfatto il club inglese e il suo patron, il re del poker Tony Bloom che evidentemente ha gradito il rilancio milanista fino allo showdown finale, ritenendolo consono alla felice conclusione dell’operazione. Adesso si passerà alla fase burocratica, con i due club che si scambieranno i contratti e una volta vidimati, Estupinan potrà volare in direzione Milano per sostenere le visite mediche, firmare il suo accordo da quattro anni più opzione con il Milan e volare in Asia dove lo attende Massimiliano Allegri, che sarà sicuramente soddisfatto del fatto che la società lo abbia accontentato nel tappare una delle caselle più importanti che era rimasta sguarnita dopo la partenza di Theo Hernandez, planato all’Al Hilal per 25 milioni.
Al lavoro per l'altra fascia
Ma adesso il Milan deve correre per l’altra fascia, ovvero quella destra. Perché se su Estupinan c’era convergenza totale sul nome, su quella destra il casting rimane ancora aperto. Marc Pubill non hai convinto del tutto Massimiliano Allegri, che gradirebbe di più un profilo come quello di Guela Doué dello Strasburgo. I dubbi di Max erano già stati esternati prima delle visite preliminari di venerdì scorso e il fatto che il Milan non sia avanzato nelle trattative è un segnale importante su come il parare dell’allenatore (che avrebbe gradito molto avere Xhaka nel suo centrocampo, così come Igli Tare. Ma la trattativa Ricci era già impostata da mesi) sia fondamentale e vincolante nelle scelte che dovranno esser fatte. Per la cronaca, Pubill andrà al Wolverhampton, che era rimasto in standby dopo l’inserimento milanista mentre nella short-list a destra, oltre a Doué, rimane valido il profilo di Singo. Allegri è un allenatore importante, che sa bene come si costruiscono le squadre e il suo ok finale è fondamentale per far si che poi le trattative vengano avviate. Infatti il Milan non ha mollato mai la presa su Ardon Jashari, profilo sul quale ha dato il suo semaforo verde fin da subito e per il quale aspetta – come tutto il Milan – la decisione finale del Bruges.
In uscita Pobega e Royal
I belgi, che ieri hanno trovato la quadra definitiva per l’arrivo di Stankovic dall’Inter, hanno in mente di prendere un altro centrocampista prima di lasciar andare Jashari ed è per questo che le cose potrebbero non essere così imminanti come vorrebbe Allegri. Javi Guerra rimane la prima alternativa al centrocampista svizzero. In uscita il Milan ha dato il via libera al Bologna per far sostenere le visite mediche a Tommaso Pobega, che tornerà in rossoblù con la formula finale del prestito con obbligo di riscatto che scatterà a condizioni facili. Al Milan entreranno 8 milioni nelle casse di plusvalenza pura. Il Besiktas si è fatto sotto in maniera concreta per Emerson Royal proponendogli un triennale e questo fa pensare che la proposta che faranno i turchi al Milan sarà un prestito con diritto che diventa obbligo o un’acquisizione a titolo definitivo che, in ogni caso, non coprirà i 15 milioni investiti un anno fa per prendere Royal dal Tottenham.
