"Rivincita sulla Juve?", la risposta di Allegri
Domani il tecnico rossonero tornerà a Torino in cerca di rivincita? La risposta è chiara: “Assolutamente no. Quando sono andato alla Juventus ho ringraziato il Milan per i 4 anni straordinari vissuti qui, nel rapporto con società e tifosi, con questi ultimi che anche domenica col Napoli quando eravamo in 10 ci han dato una grossa mano. E ora devo ringraziare la Juventus: son stato fortunato a vivere 4 anni al Milan, questo è il quinto, più 8 anni alla Juventus e ad interagire con la società Milan Berlusconi-Galliani prima, poi alla Juve Andrea Agnelli-Elkann-Marotta e tutti gli altri oltre ai magazzinieri e tutti quelli che lavorano. Ho conosciuto un sacco di persone, ed è la cosa più bella: l’aspetto professionale è importante, ma anche quello umano. Domani non è una rivincita, è una bellissima partita dove fortunatamente mi siederò in panchina visto che ho beccato un bel po’ di squalifiche, e vedremo cosa succederà".
"Cosa servirà domani"
E a proposito di panchina, al tecnico piace vedere le partite da lì o magari in tribuna come ha fatto Luis Enrique? "Ognuno è diverso, se fa così vuol dire che si sente meglio a far così, a me piace di più vivere la partita dalla panchina. Poco tranquillo in panchina? Il pomeriggio di Milan-Napoli è finito bene perché abbiamo vinto, poi devo migliorare: non a calciare, perché ho calciato abbastanza bene (ride, ndr) ma gli ultimi minuti della partita. Importante è che la squadra abbia portato a casa risultato importante". Su cosa servirà nella sfida con la Juve, Allegri spiega: "Domani servirà giocare tecnicamente una bella partita. La difesa può essere un fattore a nostro favore? Serve tornare a migliorare: col Napoli difeso bene ma potevamo fare meglio, come ad esempio in occasione del rigore dove eravamo 5 contro 3 in area".