Leao, Tomori e... Dan Peterson
E a proposito di Dan Peterson, l'ex tecnico ha intervistato Pulisic, poi Allegri gli ha chiesto di parlare alla squadra. Cosa ha detto ai rossoneri? “E’ stato un momento bellissimo: da piccolo vedevo giocare le sue squadre che spesso riuscivano a ribaltare le partite negli ultimi minuti. Ci siamo confrontati su come sia cambiato il basket a livello tecnico-fisico e di come è cambiato il calcio. Parlare con Dan, uomo di 91 anni, che ha una carica ancora straordinaria è stato molto bello: spero di avere altre possibilità di confrontarmi con lui perché c’è sempre da imparare”.
Si passa alla squadra, nello specifico alle condizioni di Tomori e Leao: “Tomori è completamente a disposizione. Ha avuto risentimento sull’adduttore, però niente di che: ogni tanto ha queste robe ma passano in fretta. Leao ha fatto una bella settimana, la prima dal 17 agosto perché non si era mai allenato. Domenica l'ho fatto giocare, avevo intenzione di farlo entrare ma non così presto: per l’espulsione e i cambi ha fatto più minutaggio di quel che doveva. Ma sta crescendo di condizione, così come Nkunku: la squadra sta bene fisicamente. Domani dovremo alzare ulteriormente il livello di attenzione per portare il risultato da Torino. Se Leao 'nelle mie mani' è pronto a dimostrare di essere un campione? Per lui deve ancora iniziare la stagione: ha voglia di fare, non è che è nelle mie mani ma nelle sue mani. Un vecchio detto dice ‘aiutati che Dio ti aiuta’, sa che è una stagione importante. Lui ha bisogno della squadra e viceversa, ha una buona condizione e ha voglia di fare”
I dubbi di formazione
Assente Estupinan, può giocare Bartesaghi? “Ho fiducia, come ho fiducia in tutti i giocatori della rosa: domenica sono entrati sia Bartesaghi sia Athekame, due giocatori con poche partite sulle spalle ma hanno tutta la mia fiducia. Domani può essere che giochi uno dei due, o l’uno o l’altro”. Sui dubbi di formazione: “Oggi c’è l’ultimo allenamento. La prima valutazione la devo fare su Tomori, poi gli altri stanno bene. I cambi possono essere determinanti: ripeto, siam partita il 10 luglio con un obiettivo da parte di tutti, l’obiettivo singolo deve essere messo a disposizione dell’obiettivo comune. C’è qualcuno che gioca di meno e qualcuno di più, ma l’importante è che la squadra regali la vittoria o un risultato positivo a società, tifosi e a loro stessi. Oggi vedrò l’allenamento, poi deciderò chi far giocare”.
Gabbia convocato in Nazionale: “Ho imparato una cosa dai vecchi allenatori: fino a che i giocatori non li alleni è difficile dare giudizi esterno. Ho trovato un ragazzo responsabile e professionale, con qualità e margini di crescita. Poi se vanno in Nazionale vuol dire che abbiamo una rosa di ottimo valore”. Possibile vedere Ricci con Modric e Nkunku prima punta? “Vediamo domani. La partita dura 95’ ed è possibile che negli ultimi 30-40 minuti servano certi tipi di giocatori. Ricci può giocare da interno o davanti alla difesa, è cresciuto molto. Nkunku è indiscutibile tecnicamente, è cresciuto fisicamente. Importante avere tutti il focus sull’obiettivo”. Infine ul ritorno di Jashari: “Ci vuole ancora un mesetto, ha iniziato a correre sulla sabbia: deve crescere il muscolo, però sta lavorando bene”.