"San Siro da rispettare. Il mio stadio struttura epica": parla Foster

Il progetto del nuovo impianto milanese spiegato dall'archistar britannico: entro quando deve arrivare il rogito e la possibile accelerata
"San Siro da rispettare. Il mio stadio struttura epica": parla Foster© Getty Images

Lord Norman Foster fa sognare chi immagina che il nuovo stadio di Milano, sulle macerie di San Siro, possa in qualche maniera ricordare il passato del Meazza anche a livello architettonico. Intercettato a margine della quarta edizione di Next Design Perspectives alla Triennale, insieme a Stefano Boeri - che in passato aveva proposto di mantenere almeno il nome -, l’archistar britannico ha promesso che il futuro impianto onorerà la storia di quello attuale: "È una struttura epica, quando sei in campo e guardi le tribune ti rendi conto che tutto ruota attorno allo spettacolo ed è una cosa senza tempo. San Siro è un simbolo potente, da rispettare". Lunedì Foster ha incontrato il sindaco Beppe Sala, insieme a David Manica (con cui progetterà il nuovo impianto) e a rappresentanti dei fondi Oaktree e Redbird, proprietari di Inter e Milan: "Il percorso è solo agli inizi, ma siamo tutti entusiasti. È una sfida stimolante, con tanti attori: le due squadre, le due proprietà, i tifosi che sono sopra tutti. Sarà un grande progetto, che potrà rispettare quell’eredità e conservare abbastanza di quello che è stato, in modo da mantenere viva la memoria e l’identità radicata in una storia che comincia nel 1926 e attraversa i decenni".

Il rogito entro il 10 novembre

Difficile pensare che la nuova struttura sarà davvero simile a quella attuale, la cui demolizione dovrebbe iniziare nel 2031: "Lo stadio è come una città in miniatura, evolve - ha proseguito Foster -. Tutto cambia, a partire dalle richieste di un numero sempre crescente di persone: lo chiamiamo sviluppo, molte persone sono contrarie all’abbattimento ma oggi ci sono nuove esigenze. Sarà ovviamente diverso da com’era negli anni ’20 del Novecento, quando è stato costruito". Foster, che ha anche ribadito la propria intenzione di tornare a stretto giro per con dividere i dettagli di un progetto che a oggi resta top secret, aspetta adesso i prossimi step burocratici. Dopo la delibera del Consiglio comunale - e l’intervento del Tar Lombardia che ha respinto la richiesta di sospensiva - si attende il rogito per la cessione ai due club: deve avvenire entro il 10 novembre, per evitare il vinco lo sul secondo anello. Ma potrebbe registrarsi un’accelerata, anche entro fine mese per evitare di trovarsi con l’acqua alla gola: la vicesindaca Anna Scavuzzo, che sta seguendo in prima persona l’iter, ha assicurato che i tempi sono in linea con quelli previsti.

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