Ufficiale, Ranocchia annuncia il ritiro: "Qualcosa in me si è spento"

Dopo la rescissione contrattuale con il Monza il difensore 34enne ha comunicato su Instagram la sua decisione di appendere gli scarpini al chiodo
Ufficiale, Ranocchia annuncia il ritiro: "Qualcosa in me si è spento"© Canoniero

MONZA - Una scelta definitiva, arrivata dopo una lunga riflessione. Andrea Ranocchia ha deciso di lasciare il calcio giocato il giorno dopo la sua rescissione contrattuale con il Monza. L'annuncio lo affida al profilo Instagram con un doppio lungo post in cui ripercorre la sua carriera. Dopo dodici anni all'Inter Ranocchia questa estate era passato al club biancorosso, diventando primo colpo della matricola brianzola per la storica promozione in Serie A. Ranocchia è arrivato per dare esperienza alla difesa e gioca all'esordio in Coppa Italia nel vittorioso match contro il Frosinone. All'esordio in campionato in casa contro il Torino invece Stroppa lo ha lasciato in panchina e la squadra ha perso 2-1. Nella seconda giornata al Maradona di Napoli Ranocchia è tornato in campo ma nel recupero del primo tempo è arrivata la frattura composta del perone della gamba destra e la distorsione della caviglia destra. Un lungo stop che ha spinto il 34enne difensore a riflettere sul futuro e sulla necessità di iniziare a guardare alla propria vita sotto un'altra prospettiva.

Ranocchia: "Qualcosa in me si è spento"

"L'ultimo anno e mezzo a livello personale non è stato facilissimo, e la passione per questo gioco piano piano è venuta meno, già quando ero all'Inter", ha spiegato Ranocchia sul proprio profilo Instagram. "Abbiamo deciso di separarci, volevo trovare nuovi stimoli. Ho avuto la fortuna che il Monza mi ha offerto questa nuova opportunità, mi hanno offerto un ottimo contratto e la possibilità di rimettermi in gioco, ma le sensazioni non sono migliorate. Ho capito che dentro di me si era spento un interruttore, sentivo che non c'era niente dentro di me e ho iniziato a farmi tante domande. Poi c'è stato questo brutto infortunio a Napoli e mi avrebbe tenuto fuori dal campo per mesi. Visto che la società mi ha dato grande fiducia, ho ritenuto giusto non prendere in giro nessuno", ha continuato. "Con Galliani ci siamo lasciati da amici e con grande rispetto, è stato un signore e ha capito. Adesso mi prendo un po' di tempo per rimettere in sesto tutte queste emozioni che mi sono arrivate in questi mesi e fare dei pensieri per il futuro. Non credo che tornerò a giocare a calcio, non è nei miei pensieri e non è quello che voglio", ha concluso.

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